Serviranno per la ricostruzione di tre scuole di El Ayoun i 30 mila euro raccolti dall’associazione modenese Kabara Lagdaf nell’ambito dell’iniziativa di solidarietà nazionale con il popolo Saharawi per l’emergenza alluvione dello scorso febbraio.

L’intervento verrà realizzato dal Cisp di Bologna e i lavori potrebbero essere già terminati in febbraio quando, in occasione della Sahara Marathon 2007, una delegazione modenese parteciperà all’inaugurazione di un parco giochi per bambini e di una struttura ricreativa in corso di realizzazione nell’area dell’Arena intitola a Tom Benettollo, inaugurata a El Ayoun proprio nello scorso febbraio.
Il punto sulle iniziative è stato fatto nel corso dell’incontro di oggi tra Omar Mansur, governatore della Provincia Saharawi di El Ayoun, da dieci anni legata da un patto di amicizia con la Provincia di Modena, e il Comitato provinciale per la promozione dei diritti umani, della cultura della pace e della cooperazione internazionale allo sviluppo.

L’assessore provinciale Stefano Vaccari, che in febbraio guidò la delegazione modenese in occasione del 30° anniversario della proclamazione della Repubblica araba Saharawi democratica (Rasd), ha ricordato il sostegno della Provincia alle iniziative di cooperazione internazionale, mentre il governatore Mansur si è congratulato per il posto ottenuto dall’Italia nel Consiglio di sicurezza dell’Onu: «Un passo positivo per la pace e la solidarietà internazionale». Proprio al ruolo delle Nazioni unite e della comunità internazionale, infatti, si è richiamato il governatore Mansur ricostruendo la vicenda del popolo Saharawi e la mancata realizzazione del referendum per l’autodeterminazione deciso 16 anni fa dal Piano di pace dell’Onu, ma in questi anni ostacolato dal Marocco.

Nei giorni scorsi Omar Mansur ha ricevuto a Roma il premio “Provincia Capitale e Provincia Solidale” che, in occasione del 136° anniversario della Provincia di Roma, è stato assegnato anche, tra gli altri, allo show-man Rosario Fiorello; al calciatore della Roma Cristian Chivu; alla famiglia di Angelo Frammartino, il volontario ucciso ad agosto a Gerusalemme; a don Franco Monterubbianesi, della Comunità di Capodarco; a Vera Michelin Salomon, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.