Da domani 3 novembre in edicola con Il Giornale, “Vincere la malattia”, il nuovo libro di Luigi Cucchi, vice direttore de Il Giornale, una ampia panoramica che fa il punto sugli sforzi che, sia in campo internazionale sia nazionale, la medicina oggi compie per trovare cure ancor più efficaci e meglio tollerate nell’area oncologica.

Molte le interviste ai più stimati clinici ed oncologi italiani e stranieri, e fra questi Alba Brandes, responsabile dell’Oncologia dell’Azienda Usl di Bologna, “tra i ricercatori europei più prolifici in questo campo”, scrive Cucchi.
“Ricerca, interdisciplinarità e soprattutto un dialogo continuo con il paziente. Solo creando un processo di empatia con il paziente” dice Alba Brandes “si possono poi definire le cure il più possibile personalizzate. E dal costante confronto tra anatomo-patologo, neurochirurgo, radioterapista, radiologo, oncologo si ottengono risultati”.

“Vincere la malattia”, oltre 560 pagine, pone l’accento sui progressi della cultura scientifica, premessa indispensabile di nuovi traguardi terapeutici, ma accanto a questa, dice Luigi Cucchi “ciò che emerge con nettezza dalle tante interviste è la consapevolezza che oltre alle nuove cure, l’assistenza al malato oncologico richiede più attenzione ed il rispetto per la qualità della vita, che va mantenuta il più a lungo possibile”.
Vincere la malattia” è il quarto capitolo del lungo viaggio che Luigi Cucchi ha intrapreso nella medicina di oggi, avviato nel 2003 con “In nome della vita” e proseguito nel 2004 con “Oltre i limiti della vita” e nel 2005 con “Il cuore è vita”.

Il volume di Cucchi, scrive Mario Cervi nella prefazione è “immune da ogni deriva sensazionalistica. E’ serio e documentato, così come sono seri e documentati i personaggi di cui raccoglie le informazioni e le testimonianze. Non spaccia illusioni ma apre, a ragion veduta, ambiti di speranza”.