In merito a quanto uscito negli ultimi giorni sulla stampa a proposito della bocciatura della convenzione sul canile da parte del Consiglio, l’Amministrazione Comunale di Formigine ritiene opportuno fare alcune precisazioni, per riportare nei giusti termini l’intera questione.

La convenzione per il nuovo canile non è l’esito del progetto di un singolo assessore ma un documento frutto del lavoro dei Sindaci dell’Associazione dei Comuni del Distretto Ceramico e delle quattro Amministrazioni: la stessa delibera è stata portata e votata nei Consigli comunali di tutti i Comuni.
La chiusura della precedente convezione con Enpa prevede la totale restituzione ai Comuni del contributo di 120.000 euro erogato nel 2002 per l’acquisto del terreno, acquisto effettuato da Enpa nello stesso anno dal privato proprietario dell’area; dopo quattro anni il terreno viene ceduto da Enpa ai Comuni allo stesso costo, al centesimo, di acquisto, senza nessuna speculazione e in assoluta trasparenza, con il dettaglio documentato di ogni spesa sostenuta per l’acquisto e per le pratiche legate alla progettazione sostenute.
La scelta di anticipare i tempi rispetto al termine della convenzione con Enpa è stata determinata dalla volontà delle quattro Amministrazioni di avere tempi certi per la realizzazione del nuovo canile, un’urgente necessità per il nostro territorio. Aprire un probabile contenzioso legale con Enpa alla scadenza della convenzione del 2002 vorrebbe dire per i Comuni non ottenere la struttura per ancora molti anni, non avere un terreno e una localizzazione idonea disponibile, non potere adempiere un servizio obbligatorio per legge se non continuando a servirsi della struttura privata non idonea di Colombaro.
E’ altresì necessario sottolineare che in ogni caso la struttura di Colombaro, in mancanza di tempi certi per il suo superamento, dovrà essere chiusa per le gravi carenze strutturali con la conseguenza di dover sistemare i 200 cani ospitati in un’altra struttura fuori dal comprensorio con costi sicuramente molto superiori agli attuali.
Nel frattempo, è stata ottenuta una proroga nella gestione della struttura attuale, che consentirà di ritornare, con approfondimenti ulteriori, ad una decisione definitiva relativa alla nuova struttura e alla sua futura gestione.
Ancora una volta le minoranze, di fronte ad un’opera necessaria ed urgente come il canile, non hanno perso l’occasione per rinunciare alla possibilità di pronunciarsi nel merito, ma hanno espresso un voto negativo e pregiudiziale che dimostra l’assoluta incapacità di contribuire alla risoluzione dei problemi.