La Francia è pronta per una campagna di prevenzione nei confronti dell’influenza aviaria, con volantini e spot pubblicitari dal messaggio chiaro e diretto che saranno diffusi nelle prossime settimane, che mostrano i tre gesti per proteggersi: lavarsi spesso le mani, soffiarsi il naso e coprirsi la bocca quando si tossice, indossare una mascherina se si è malati. Lo ha spiegato questa mattina a Com-Pa Jean-Emmanuel Papillon, responsabile vicario del Servizio di Comunicazione del Ministero della Salute e della solidarietà francese.

L’argomento è stato affrontato a Com-Pa nel corso di un convegno dal titolo “Comunicare la salute in Europa: educare per prevenire”, proposto in collaborazione con la Direzione generale Sanità della Regione Lombardia e la Federazione Europea delle Associazioni di Comunicazione Pubblica (Feacp).

E’ stato Gerardo Mombelli, presidente dell’Associazione Comunicazione Pubblica, ad introdurre il tema, citando la Ministra alla Salute Livia Turco: “La comunicazione è uno strumento indispensabile per qualsiasi azione di promozione della salute”. Un ambito del quale l’Associazione Comunicazione Pubblica si occupa già da tre anni con il concorso “Marketing per la salute” e con la nascita, nell’ultimo anno, della Commissione Sanità e Salute, che ha preparato il “Documento di indirizzo sulla Comunicazione Pubblica in Sanità”. E con “un lavoro di comparazione e di confronto costruttivo – ha aggiunto Mombelli – con le esperienze di altri Paesi, in particolare nell’ambito della Feacp”.

Una comunicazione sulla salute che, accanto alla comunicazione strettamente sanitaria, cioè relativa ai servizi, è soprattutto educazione. “Ogni anno abbiamo 5000 morti in Europa per malattie cardiovascolari e 1800 morti di tumore”, ha spiegato Giuseppe Fattori, direttore del Sistema Comunicazione e Marketing sociale della Azienda Usl di Modena e coordinatore della Commissione Sanità e Salute dell’Associazione Comunicazione Pubblica. Sono malattie sulle quali incidono cattivi stili di vita e con un peso economico enorme sui bilanci delle sanità pubbliche di tutta Europa. Una comunicazione che punti alla prevenzione, dunque, non può essere considerata una spesa.

La comunicazione, poi, dovrebbe essere coordinata, a livello nazionale ma anche europeo. “Devono essere date linee guida valide per tutti, anche per il piccolo giornale locale”, ha sostenuto Piercarlo Sommo, direttore della Comunicazione dell’Asl 3 di Torino. Che ha proseguito: “Gli effetti economici di una informazione scorretta sono stati evidenti con la Sars. Serve una comunicazione coordinata anche a livello europeo, visto che le emergenze si propagano molto velocemente. Si pensi al caso di una pandemia”. Un comunicazione che deve essere fatta da tecnici, ha sottolineato Sommo, perché il cittadino ha diritto a informazioni scientificamente precise.

Sul tema di un coordinamento europeo nella comunicazione è tornato Jean-Emmanuel Papillon, responsabile vicario del Servizio di Comunicazione del Ministero della Salute e della solidarietà francese, che si è soffermato sull’importanza dell’anticipazione della comunicazione: le misure di prevenzione, in sintesi, vanno comunicate prima che la crisi sia in atto. Per questo la Francia, ha spiegato Papillon, ha deciso di cominciare una campagna di comunicazione sull’influenza aviaria anche se il virus ancora non c’è. Una campagna elaborata in una commissione interministeriale creata ad hoc, con incontri settimanali.

Una comunicazione articolata per fasi e livelli di allarme. Sono già in distribuzione, negli aeroporti francesi, dei volantini che indicano i comportamenti da adottare in caso di partenza o arrivo da Paesi colpiti dall’aviaria. Altri volantini, a sfondo verde, che illustrano i tre gesti “barriera” contro il virus verranno distribuiti nei prossimi giorni. E nelle prossime settimane, comincerà una campagna di spot televisivi. Nel caso di casi accertati di contagio di animali sul suolo francese, poi, sono già pronti nuovi volantini, a sfondo arancione. Fino ad arrivare ad un’eventuale pandemia: volantini a sfondo rosso con le norme di comportamento da seguire sono già pronti, mentre sono in preparazione due filmati indirizzati ai contagiati e alla prevenzione. Di fronte alle perplessità per l’impatto emotivo di questa campagna dimostrate dai colleghi italiani, Papillon ha risposto: “Ritengo che la situazione, oggi, sia più preoccupante di un anno fa. In luglio e agosto si sono avuti 7 decessi umani: non sappiamo se ci sia stato contagio uomo-uomo ma sappiamo per certo che le morti sono dovute a influenza aviaria. Per noi, quindi, è importante prepararci fin d’ora”. E ha aggiunto: “La nostra preoccupazione è che altri Paesi europei non si preparino”. Rispetto al tema, più in generale, della comunicazione sanitaria, Papillon ha proseguito: “Non si parla abbastanza di un portavoce unico europeo in caso di crisi”.

Ancora sull’aviaria, Camille Lamouche, dell’Association Communication Publique, ha mostrato uno studio comparativo sui siti internet istituzionali di 10 Paesi europei: in alcuni casi, in particolare sui siti italiani, austriaci e tedeschi, le informazioni sono poche e di difficile reperimento, in altri, come nel caso inglese, le pagine sono troppo ricche e quindi poco “friendly” e, più in generale, si trovano poche informazioni sulle questioni che sembrano essere più rilevanti, quali sono i comportamenti da adottare e come avviene la trasmissione del virus.

Francesco Marebotto, che coordina il settore dell’informazione sanitaria all’Ansa, ha ricordato il successo della campagna italiana contro il fumo, con una legge che protegge dal fumo passivo, facendo prevenzione tra i ragazzi e favorendo la disassuefazione con il coinvolgimento dei medici di base. A seguito della campagna, ha sottolineato Marebotto, “il consumo di sigarette è sceso del 6% e, analizzando le schede di dimissione dei paziente negli ospedali di 4 regioni, i ricoveri per infarto sono scesi del 5%”.

Milena Bonfanti, dell’Ufficio Prevenzione nell’ambito degli stili di vita della Direzione generale Sanità della Regione Lombardia, infine, ha illustrato la campagna sulla prevenzione al tabagismo fatta nelle scuole lombarde.