Per l’Istat il 50% delle famiglie vive con meno di 1.800 euro al mese. Ciò significa – sostiene il Codacons – che il 50% delle famiglie italiane vive in stato di povertà, e riesce a malapena ad arrivare alla fine del mese.


Ai 1.800 euro al mese di reddito è necessario togliere le spese relative alla voce affitto e spese per la casa (mediamente 800 euro), quelle per le bollette delle utenze domestiche (250 euro), quelle per il mantenimento dell’automobile (330 euro tra rc auto, bolli e benzina). Anche senza contare le voci relative ai servizi bancari, all’istruzione, alla salute, ecc., alle famiglie restano 400 euro al mese per l’alimentazione.
Una cifra incredibilmente bassa – sostiene l’associazione – e che determina da una parte forti indebitamenti, dall’altra la rinuncia a viaggi, serate al cinema o in pizzeria, svaghi, divertimenti, spese per il benessere, ecc.

“Il Governo deve intervenire a sostegno dei bilanci familiari – afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons – introducendo misure in grado di far scendere le tariffe e contenere la crescita dei prezzi che impoverisce costantemente i cittadini italiani”.