Atcm e Hera Modena hanno siglato un accordo per la realizzazione di un impianto comune di distribuzione di metano per i mezzi delle due aziende, che sorgerà in un’area di circa 5mila metri quadrati adiacente la sede di Atcm.

Per la presentazione del progetto edilizio e per la partenza dei lavori di costruzione, che richiederanno un impegno finanziario complessivo di circa 3 milioni e mezzo di euro e circa due anni di tempo per l’avvio vero e proprio dell’attività di distribuzione del gas, si attende che venga approvato lo stanziamento di 1 milione di euro derivante dai fondi della legge nazionale per la diffusione di impianti a metano a carattere pubblico.

A darne notizia nel corso di una delle ultime sedute del Consiglio comunale è stato l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta, in risposta ad un’interrogazione con cui Ercole Toni (Ds) chiedeva notizie in merito al mancato funzionamento della pompa erogatrice di metano all’interno della sede Atcm in virtù del mancato collegamento con la rete gestita da Hera Modena, costringendo quindi gli autobus a fare rifornimento presso una pompa privata lontana dalla loro Sede, con dispendio di tempo e denaro.

Sitta ha confermato che la situazione è quella descritta da Toni, ma ha garantito che l’obiettivo è quello di andare presto al distributore di metano per entrambe le aziende: “Per rendere conveniente dal punto di vista economico un impianto con capacità di erogazione più veloce degli impianti normali occorre unire le due aziende per avere la massa critica per l’investimento richiesto, pari a circa 3 milioni e mezzo di euro – ha spiegato Sitta – Ci vuole quindi un numero di mezzi sufficienti, di Atcm e Hera, per ammortizzare questo investimento. Si tratta di un obiettivo di prospettiva visto che oggi ci sono 14 autobus grandi e 6 autobus piccoli a metano, ma con l’obiettivo, negli anni, di dotarsi di circa 100 mezzi pubblici Atcm a Metano”.

Sitta, sollecitato sia da Toni – che si è dichiarato soddisfatto della prospettiva, ma non dei tempi – che da Enrico Artioli (Margherita) sulla possibilità di estendere la possibilità di utilizzo del nuovo impianto anche ai privati, oltre che sull’eventuale allargamento della rete dei distributori di metano destinata ai privati, ha sottolineato che l’impianto di Hera e Atcm servirà esclusivamente i mezzi delle due aziende, estendendolo ad altre strutture pubbliche come il Comune stesso, l’Ausl o la Provincia se la normativa lo permetterà, ma non ai privati. Inoltre, ha evidenziato che il Comune di Modena ha posto da tempo alla Regione il tema di una liberalizzazione dei distributori di metano sul territorio regionale: “Rispetto alle politiche che si stanno facendo per qualità dell’aria, che tra le altre cose prevedono incentivi a chi trasforma a metano i veicoli, c’è una contraddizione nel fatto che ci sia una limitazione a nuovi distributori di metano ai privati in ambito urbano, inizialmente fissata a non più di un impianto ogni 5 chilometri e scesa a 3 dopo una serie di insistenze. Non è ancora ciò che volevamo, ma è comunque un miglioramento che permetterà di avere più impianti per i privati – ha spiegato Sitta – Mi preme anche ricordare che la nostra amministrazione comunale, quando cede delle aree, prescrive che ci debbano essere degli impianti di distribuzione di metano. E’ evidente che non c’è la corsa a realizzare gli impianti, le compagnie petrolifere non lo fanno, non hanno interesse a incentivare il metano, ma noi lo imponiamo”.