Diminuiscono gli incidenti stradali a Modena e cala anche il numero delle persone che sulla strada ha perso la vita. Lo dice l’ultima relazione sul programma Sicurezza Stradale del Piano per la Salute del distretto di Modena, presentata in Commissione dall’assessore alle Politiche per la Salute Simona Arletti, insieme ai colleghi Daniele Sitta assessore all’Urbanistica, Mobilità e Trasporti e Gualtiero Monticelli assessore alla Polizia Municipale.

“Il numero degli incidenti – afferma l’assessore Arletti – dal 2002 al 2005 si è ridotto del 19% ed è diminuito del 24% il numero di feriti. Le componenti strutturali, i punti critici e le cause vengono individuati, affrontati e spesso risolti; occorre insistere sui comportamenti in modo che chi utilizza la strada rispetti le regole tese a garantire la sicurezza propria e altrui. Continueremo a sensibilizzare i neo genitori al trasporto in sicurezza dei bambini e ad incentivare le scuole premiando i progetti che intendono migliorare la sicurezza di bambini e ciclisti, considerati utenza debole, e suggerire interventi per rendere meno pericolosi i luoghi in cui avvengono incidenti ricorrenti. Infine, continueremo a intensificare le attività di vigilanza verso i comportamenti non corretti che possono causare incidenti”.

In particolare, nel 2004 sono stati 1587 gli incidenti stradali avvenuti nel comune di Modena, 29 i morti e 2119 i feriti; nel 2005 gli incidenti sono diminuiti del 6% (1491), il numero di feriti del 10% (1903) e quello dei morti del 20% (23); guardando invece all’intera provincia, pur essendo diminuiti gli incidenti stradali e i feriti, è purtroppo aumentato di circa il 3 per cento il numero dei morti.
Il Programma di azioni sulla Sicurezza Stradale è stato il primo programma approvato dal Consiglio Comunale di Modena nel 2002, in attuazione del Piano per la Salute del Distretto 3. Con esso l’Amministrazione ha avviato un percorso di programmazione integrata e partecipata che coinvolge numerosi soggetti allo scopo di intervenire drasticamente su un fenomeno che in città provocava, mediamente, ogni anno una trentina di morti e più di 2000 feriti. Il programma, che in origine si riferiva al biennio 2002-2003, è stato prolungato prima fino al 2005 e successivamente sino al 2007; nel corso degli anni sono aumentati i soggetti coinvolti negli interventi: oggi sono 42, 100 le azioni con cui si mira a ridurre il fenomeno con un impegno economico complessivo di oltre 21 milioni di euro, di cui l’85 a carico dell’Amministrazione comunale. Le azioni che hanno caratterizzato il 2006 e che saranno portate avanti quest’anno mirano soprattutto ad aumentare la sicurezza dell’utenza debole e a mettere in sicurezza i punti a più alto rischio della viabilità cittadina. Il Programma sulla Sicurezza Stradale ha portato infatti a potenziare i sistemi di rilevazione e monitoraggio del fenomeno per individuare i punti critici della città, le strade e gli incroci più a rischio.

Le cause
A causare gli incidenti è stata soprattuto la guida distratta dei modenesi, che da sola è causa di circa un terzo dei sinistri: 28,6% nel 2004 e 33,9 nel 2005. Segue la mancata precedenza o il mancato rispetto dello stop (21,1% nel 2004 e 17,7 nel 2005) e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (12,1% nel 2004 e 9,9 nel 2005). Il 2005, rispetto all’anno precedente, vede diminuire di parecchio l’incidenza dell’eccesso di velocità, forse anche per un più incisivo controllo sui punti in cui più spesso avvenivano eventi dovuti a tale causa: se nel 2004 l’eccessiva velocità provocava il 9,3% degli incidenti, l’anno successivo il 4,8%.

Le strade più a rischio
Il rapporto sulla Sicurezza stradale individua anche le dieci strade più incidentate del territorio comunale, tenendo conto della frequenza per chilometro con cui sono avvenuti incidenti. Da questo punto di vista nel 2004 è stata sicuramente via C. Menotti la strada più pericolosa con 25 incidenti per chilometro, (nel 2005 non compare più tra le prime dieci in quanto i lavori di sistemazione hanno rallentato il traffico facendo diminuire in modo determinante il numero degli incidenti), seguita da via Amendola dove gli incidenti nel 2005 sono diminuiti rispetto l’anno precedente ma rimangono tra i più alti registrati sulle vie comunali passando da 22 a 15 per chilometro. La riduzione nel corso del 2005 si è registrata in quasi tutte le strade più pericolose: via Giardini (da 13,4 a 9,7) via Divisione Acqui (da 12,6 a 10), via Emilia Ovest (da 11,1 a 8,4), via Morane (da 10,1 a 7,7), via Nonantolana (da 8,7 a 5,9), via Vignolese (da 7,5 a 4,8), via Nazionale per Carpi Nord ( da 5,7 a 4,5), fa eccezione via Emilia Est (da 12,5 a 13).
Gli incroci dove si verificavano il maggior numero di incidenti nel 2004 erano quelli tra viale Amendola, via Giardini, tangenziale Sud (15 sinistri) e tra largo Giuseppe Garibaldi e via Virginia Reiter (14 sinistri), dove si è deciso di installare apparecchi photored. L’anno successivo entrambi gli incroci hanno visto una drastica riduzione dei sinistri rilevati (6 nel primo caso, 2 nel secondo). In altri casi gli interventi portati avanti sono stati di tipo strutturale per la messa in sicurezza di punti a rischio, ne sono esempio le rotonde via Suore/La Marmora/Cialdini, via Vignolese/via Emilia Est, via Morane/Contrada.