“Solo in questo modo si può definire chi si lascia andare ad elucubrazioni gratuite dimostrando strumentalmente di non conoscere quanto sta accadendo in diverse aree produttive nel nostro paese”.

“Quando in un Tg, come quello di domenica sera, si usa lo strumento mediatico per dire che “è giunta l’ora di smetterla con sindacalisti da quattro soldi” e che “gli extracomunitari o lavorano nelle condizioni che vengono dettate dagli imprenditori del nostro paese senza lamentarsi o altrimenti tornano a morire di fame da dove vengono”, commentando quanto è successo nella comunità cingalese di Roma ed a seguito delle dichiarazioni di un lavoratore extracomunitario che denunciava le condizioni di sfruttamento, vuol dire che siamo arrivati alla frutta; non si hanno più argomenti per sostenere l’insostenibile e si fa leva sui più beceri “sentimenti” xenofobi e sui luoghi comuni che da una parte di questa società vengono utilizzati per giudicare i sindacalisti.
Fede si è dimenticato alla svelta dei fatti di Foggia, delle paghe alle quali vengono costretti i raccoglitori di mele extracomunitari del Trentino, o dei raccoglitori di uva, o dei lavoratori extracomunitari edili morti nell’anonimato ed abbandonati sui cigli della strada o dei desaparecidos dei campi.
Fede si è dimenticato alla svelta dei sindacalisti che operano rischiando quotidianamente la propria vita, scontrandosi con l’illegalità e la criminalità organizzata per ridare dignità al lavoro di tutti, italiani, comunitari ed extracomunitari.
Fede si è dimenticato alla svelta che esistono imprenditori onesti che operano nella legalità e devono competere quotidianamente con chi, attraverso la schiavitù e la mancata applicazione delle norme contrattuali e legislative, droga i mercati e mette in crisi i punti di eccellenza del nostro sistema produttivo.
Fede si è dimenticato alla svelta che veniamo da un periodo nel quale l’impunità e l’illegalità sono diventati luoghi comuni e non straordinarietà da debellare.
O si è dimenticato o non conosce, ignora ed allora è un problema se questi limiti sono presenti in chi ha la presunzione di informare il paese.
Su un’unica cosa ha ragione: la decenza ha un limite.
Lui l’ ha superato!”

(Dichiarazione stampa di Antonio Mattioli,
Segretario Nazionale Flai Cgil)