Questa mattina a S. Benedetto del Querceto si è svolta la cerimonia per ricordare la tragedia avvenuta un mese fa e le cinque persone che sono
morte nell’esplosione.

Il presidente e il vicepresidente del consiglio
provinciale, Maurizio Cevenini e Giuseppe Sabbioni, hanno deposto una corona di fiori sul luogo del disastro. Alla commemorazione hanno
partecipato la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti, i sindaci di Monterenzio, Loiano, Monghidoro, Pianoro e Castel San Pietro, numerosi esponenti delle Giunte e dei Consigli della Provincia e del Comune di Monterenzio, Luigi Castagna e Angelo Bruschi, rispettivamente presidente e direttore generale di Hera Bologna, una rappresentanza della Pubblica
assistenza di Monterenzio e dei Vigili del fuoco volontari di Monzuno, Giuliano Neri e don Alfonso Naldi, rimasti qualche ora sotto le macerie
prima di essere salvati, i bambini delle classi I, II e III media di Monterenzio, i familiari delle vittime e molti cittadini.

Al Teatro Lazzari di Monterenzio si è poi svolta la seduta congiunta dei Consigli provinciale e comunale, presieduta da Maurizio Cevenini.
“La medaglia d’oro al valore civile, conferita dal presidente Ciampi alla Provincia lo scorso 25 aprile –ha detto fra l’altro la presidente
Draghetti- è per tutte le volte, come questa, nelle quali abbiamo dimostrato unità, solidarietà, sollecitudine, empatia vera gli uni verso gli altri. Abbiamo la comune consapevolezza che non deve essere lasciata alcuna possibilità che queste tragedie accadano di nuovo – ha proseguito Draghetti – e assumiamo l’impegno serio e duraturo affinché anche questo di
san Benedetto non rimanga un sacrificio vano: stiamo cercando di reagire anche attraverso nuove modalità di vigilanza e strumenti migliori di controllo, che saranno comuni a tutto il territorio e si intendono mirati alla prevenzione e al contenimento dei fattori di rischio”.

“La nostra comunità sta reagendo: a febbraio – ha annunciato il sindaco di Monterenzio, Giuseppe Venturi – riaprirà l’ufficio postale, in marzo la Casa
di riposo e in aprile la chiesa. San Benedetto però continuerà a chiedere giustizia – ha dichiarato il sindaco – le Istituzioni devono pretendere
indagini approfondite per capire se vi siano responsabilità e se questa tragedia poteva essere evitata: solo così avremo rispettato i nostri morti”.