In merito ad un articolo apparso in data odierna sul Resto del Carlino relativo ai Consigli di Quartiere il Comitato Quartiere Braida precisa che “per quanto l’intenzione di coinvolgere i Cittadini nelle scelte dell’Amministrazione possa essere condivisibile, non riusciamo tuttavia a comprendere in quale modo l’Amministrazione stessa intenda perseguire tale scopo. Che cosa dovrebbe essere il “Consiglio di Quartiere”?


Un organo formalmente eletto dai cittadini, la rappresentanza delle associazioni che a vario titolo operano sul territorio, oppure una cerchia ristretta di persone imposta dalla stessa Amministrazione Comunale?



In più di una occasione ,non per ultimo l’incontro svoltosi a Braida per le scelte di bilancio, abbiamo sollevato con più esponenti della Giunta Comunale dubbi e domande in merito a tale progetto.



Il fatto che non ci sia stata fornita alcuna risposta ci porta a credere che ci si voglia orientare verso modelli già collaudati ed esistenti (vedi polemiche lette sui giornali) dove gli organismi che dovrebbero rappresentare i Cittadini non sono altro se non appendici della politica locale.



Ci sembra doveroso rimarcare quanto i Cittadini di Braida abbiano manifestato la loro volontà ad essere coinvolti nelle scelte dell’Amministrazione ,con un nutrito numero di Associazioni di Volontari che operano nel Quartiere, e con la massiccia partecipazione ai vari incontri organizzati con i rappresentanti di questa Amministrazione.



Chi ha voluto dare il suo contributo fino ad ora lo ha sempre fatto ,anche senza il “Consiglio di Quartiere” dedicando tempo e risorse personali ai problemi della zona, esponendosi in prima persona noncurante dei tanti rischi nei quali si poteva incorrere.



Grazie all’impegno e al percorso intrapreso da alcune Associazioni è stato possibile raggiungere una serie di obbiettivi e risposte a problemi posti a questa Amministrazione (illuminazione Via S.Simone, Custode al Cimitero nuovo, modifica della viabilità, pista ciclabile, ecc.) , con particolare riferimento alla sicurezza,e con aumento degli organici delle Forze dell’Ordine operanti sul territorio.



Non vorremmo che ,con il Consiglio di Quartiere, si cercasse semplicemente di filtrare e di indirizzare le priorità dei Cittadini di Braida attraverso un organismo creato unicamente per dar voce a chi fino ad oggi ha preferito defilarsi e “tenere la testa sotto alla sabbia”, accusando chi cercava di fare emergere le gravi situazioni presenti sul nostro territorio di “voler creare allarmismo e di piangersi addosso”. Attendiamo delucidazioni in merito.