I consiglieri regionali Gianni Varani (FI), Massimo Mezzetti (DS) e Matteo Richetti (Margherita) hanno presentato un progetto di legge intitolato “Promozione e sostegno di iniziative per la Memoria dei Giusti”.


“In epoche di grandi incertezze sul futuro della comunità umana – si legge nella relazione – è da incentivare la crescente sensibilità al recupero della memoria di persone che hanno saputo agire in contesti difficilissimi, a rischio della vita, per salvare altri esseri umani dallo sterminio”.

“L’impegno forse più emblematico in questa opera di recupero della memoria del bene è certamente il Giardino dei Giusti, creato a Gerusalemme presso lo Yad Vashem, il memoriale ufficiale dello Stato di Israele” per le vittime della Shoa.
E’ allo Yad Vashem che sono registrati i “Giusti tra le Nazioni”: migliaia di persone, tra cui 300 italiani, che hanno rischiato la propria vita per aiutare gli ebrei.

“Questa opera di custodia della memoria di chi si è battuto contro il genocidio degli ebrei è paradigmatica – scrivono i firmatari del progetto – per il recupero della memoria di chiunque abbia saputo operare in un contesto di ‘male’, scegliendo il ‘bene’ ed il sacrificio per la vita di altri esseri umani”.

Il testo del progetto non entra nella questione riguardante l’attivazione di norme contro il negazionismo dell’Olocausto”, questione di competenza parlamentare e che “investe anche altri genocidi”, ma si limita a presentare una proposta, pertinente rispetto alle competenze regionali, che mira a contribuire alla custodia della memoria di uomini e donne dell’Emilia-Romagna, ma non solo, “che hanno agito per salvare esseri umani dal genocidio, a partire dalla persecuzione degli ebrei”.

A tal proposito, i firmatari ricordano fatti “emblematici” che toccano la nostra regione, come il campo di concentramento di Fossoli, e citano diversi esempi di persone che salvarono ebrei, tra cui la storia del salvataggio di “moltissimi bambini” a Nonantola da parte di don Beccari e del dottor Moreali e la figura di Odoardo Focherini, nato a Carpi nel 1907 e morto nel 1944 nel sottocampo di Hersbruck, che iniziò la sua opera di aiuto agli ebrei perseguitati nel 1942, ricevendo nel 1969 il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni.

Questa proposta quindi, tenendo anche conto che “nelle scuole della nostra regione sta crescendo la sensibilità su questi temi che hanno una eccezionale rilevanza educativa”, prevede che la Regione attivi iniziative per custodire e divulgare la memoria di Giusti che abbiano operato contro genocidi e crimini contro l’umanità, istituendo a tale scopo un “Comitato per la Memoria dei Giusti”, composto da esperti e personalità scelte dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa.