L’ampliamento della base americana di Vicenza è stata oggetto di una lunga e vivace discussione nel Consiglio provinciale di ieri. Sull’argomento
erano stati presentati tre ordini del giorno: il primo di Forza Italia e Alleanza nazionale, il secondo di Rc, Verdi e Pdci, il terzo dei Ds e della Margherita.


Quest’ultimo è stato il solo ad essere approvato con 14 voti favorevoli (Ds, Margherita) e 11 contrari (FI e An, Rc, Verdi, PdCi).
L’odg, tra l’altro, “prende atto” delle comunicazioni del Governo espresse in sede parlamentare dal Ministro della Difesa circa “le ragioni di
coerenza con la linea di politica estera e di difesa del nostro paese per le quali si è ritenuto di dover confermare la disponibilità a corrispondere
alla richiesta degli Stati Uniti”.
Chiede inoltre al Governo “di verificare tutte le condizioni per salvaguardare al tempo stesso gli interessi della difesa nazionale, la
collaborazione con gli Usa e le legittime esigenze delle popolazioni di Vicenza sulla sostenibilità ambientale e territoriale” e di “dare impulso alla Conferenza nazionale sulle servitù militari, coinvolgendo Difesa, Forze armate, Regioni e Enti locali, al fine di arrivare nel quadro di un sistema di difesa flessibile, integrato a livello europeo con le forze alleate, ad una ridefinizione delle servitù militari che gravano sui
territori del nostro Paese”.

Sostegno alla scelta dell’attuale esecutivo di confermare gli impegni internazionali assunti dal precedente Governo è stato espresso nell’odg
della Casa della lIbertà, respinto con 7 voti favorevoli (FI e An) e 18 contrari ( Ds, Margherita, PdCi, Verdi, Rc).
Il testo di Rc, PdCi e Verdi è favorevole invece alla manifestazione indetta per sabato prossimo a Vicenza “per affermare l’inutilità dei nuove strutture militari nel nostro paese”. Sul documento, respinto con 4 voti favorevoli (Rc, Verdi e PdCi), 10 contrari ( Ds, Margherita, Fi e An), si sono astenuti i consiglieri diessini Vania Zanotti e Sergio Caserta.