In relazione alle dichiarazioni del consigliere Morani (FI) nel Consiglio dell’Unione sulla sanità e in relazione a quanto dichiarato ieri dallo stesso Morani, interviene Paolo Negro, capogruppo dell’Ulivo nell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord.

“Morani getta il sasso e ritira la mano. Ho chiesto ed atteso di leggere il verbale proprio per dosare le parole. Per Morani sarebbe una estrapolazione strumentale di frasi dal loro contesto? Dice di non aver parlato di eutanasia? Il verbale della seduta del consiglio dell’Unione parla chiaro.

Morani ha sostenuto: “Parliamo dei casi di malasanità… per parlare del servizio qualitativo dell’ospedale di Mirandola… il fatto dell’eutanasia, pur se implicitamente, è assolutamente un fenomeno che negli ospedali della bassa, ma anche in tutti gli altri ospedali, è implicitamente adottato continuamente e forse giornalmente……fare somministrazioni elevate, oltre le dosi compatibili con il fisico, di morfina per porre fine alla vita degli ammalati”.
Sono affermazioni che mettono in discussione la deontologia del personale dei nostri ospedali, l’affidabilità dei nostri servizi, fanno confusione tra eutanasia, l’uso della morfina e delle altre cure palliative per alleviare il dolore.
Morani non stava facendo quattro chiacchiere al bar. Ha fatto un intervento politico in una sede istituzionale, durante una seduta nella quale si discuteva del funzionamento e delle prospettive della sanità dell’Area Nord: si assuma dunque la responsabilità di quello che ha detto e, se si è sbagliato, corregga il tiro, chieda scusa e passiamo oltre.
L’Ulivo respinge questo approccio radicale a temi di questa delicatezza. Penso che lo sforzo debba essere al contrario quello di discutere, come abbiamo fatto in quella seduta del Consiglio, come garantire ai malati sempre un servizio di qualità nell’Area Nord. Dal nuovo direttore generale, in quella sede, sono venuti segnali importanti.
Discutiamo di questo. Discutiamo di come rafforzare e qualificare ulteriormente le risposte alle famiglie e ai malati terminali nell’ospedale e nel territorio, anche attraverso le cure palliative e valutando, come abbiamo già proposto, la possibilità da parte dell’Azienda di rafforzare l’ambulatorio oncologico facendolo evolvere in modulo organizzativo. E’ questo il ruolo e la dignità della politica e delle istituzioni”.

(Paolo Negro, capogruppo dell’Ulivo nell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord)