È costante la diminuzione degli infortuni nei cantieri delle grandi opere, TAV e VAV, che si trovano nel territorio dell’Azienda USL di Bologna: a 11 dall’avvio dei cantieri, sono 8000 i sopralluoghi di ispezione effettuati dall’Azienda USL di Bologna, Dipartimento di Salute Pubblica, che hanno coinvolto complessivamente 800 imprese e quasi 3000 lavoratori ogni anno e 2500 i verbali di prescrizioni e disposizioni.

Tutte le carenze riscontrate sono state eliminate e le misure di prevenzione e protezione sono state costantemente adeguate agli standard di sicurezza. Le carenze rilevate sono prevalentemente attribuibili a misure di sicurezza inadeguate (34%), organizzazione e coordinamento (24%), manutenzione impianti attrezzature e mezzi (22%).
Dall’inizio dei lavori ad oggi si sono verificati 3 infortuni mortali, pur sempre troppi ma certamente molto al di sotto di quanto oggi registra il resto del settore delle costruzioni: a Bologna nell’ultimo quinquennio i morti in edilizia ammontano ad una media di 3,6 ogni anno.
Negli ultimi 5 anni nei cantieri delle grandi opere della provincia di Bologna si sono verificati in media 250 infortuni all’anno, ma gli eventi gravi (durata di inabilità temporanea superiore a 90 giorni) sono stati circa l’11%; la frequenza è progressivamente diminuita in modo sensibile, passando da 106 a 87,2 infortuni per milione di ore lavorate.

I cantieri
Attualmente sono attivi 33 cantieri in cui vi lavorano 2400 operai. I cantieri delle grandi opere si differenziano dagli altri cantieri per la mole di attività che vi viene svolta: i cantieri di scavo sono attivi 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

Complessivamente le tratte TAV insistenti sul territorio di Bologna e Provincia ammontano a circa 70 Km di cui circa 50 in galleria e 3 di viadotti e ponti 43 sono i Km della porzione emiliana della VAV, dei quali circa 25 in galleria (a doppia canna quindi i km effettuati di scavo sono 50) e 7 Km di viadotti.

L’approccio emiliano: condivisione degli obbiettivi in tema di sicurezza tra lavoratori, ditte, sindacati e operatori della sicurezza. 100 ogni anno gli incontri tecnici con le ditte, i sindacati e gli operatori dell’area Tutela della Salute negli Ambienti di Lavoro e Sicurezza (TSALS) dell’Azienda USL di Bologna per migliorare, partendo dalle rilevazioni sul campo, le misure tecniche e organizzative di prevenzione; questo approccio si è tradotto nell’adeguamento degli standard di sicurezza allo sviluppo delle conoscenze tecnologiche, con evidenti ricadute positive sulla tutela della salute dei lavoratori, riconosciute anche da organismi nazionali e internazionali.

Riscritta la normativa sulla sicurezza sul lavoro degli scavi in sotterraneo
Sul territorio dell’AUSL di Bologna vi è la più alta concentrazione d’Italia di lavori in galleria: dalla VAV, alla tratta Bologna-Firenze dell’alta velocità ferroviaria (TAV), alla penetrazione urbana alta velocità del nodo ferroviario bolognese.
Opere complesse, di grandi dimensioni ed impatto sul territorio; opere che hanno stimolato profondi cambiamenti nell’approccio delle istituzioni e delle imprese ai problemi della sicurezza e della prevenzione degli infortuni, arricchendo anche il patrimonio di conoscenze ed esperienze di tutti i soggetti coinvolti.
L’area della Tutela della Salute negli Ambienti di Lavoro e Sicurezza del Dipartimento di Sanità Pubblica ha un esperienza pluriennale sui cantieri di grandi opere. Qui, per far fronte ai rischi sul lavoro, gli operatori del TSALS hanno contribuito a riscrivere una normativa ormai obsoleta risalente agli anni 50 adeguandola alle più moderne norme di sicurezza sul lavoro: si tratta di 33 elaborati tecnici redatti da operatori dei Servizi di Prevenzione delle AUSL di Bologna e Firenze, con il supporto di Università, e poi emanati dalle regioni Emilia-Romagna e Toscana, entrambe attraversate dalle infrastrutture TAV e VAV.