La legge finanziaria 2007 interviene su tutti gli aspetti del processo di riforma del Catasto rendendo concreto il trasferimento delle sue funzioni ai comuni per l’avvio di un percorso di equità fiscale.

Per offrire a operatori e amministratori locali strumenti conoscitivi e operativi utili nella prima fase di attuazione di questo nuovo e importante processo di decentramento, Comune di Reggio Emilia e Anci Emilia Romagna organizzano un incontro pubblico per venerdì 23 febbraio, alle ore 14.30, nella Sala degli specchi del Teatro Valli di Reggio Emilia.

All’incontro, che sarà presieduto dal vicesindaco e assessore al bilancio del Comune di Reggio Franco Ferretti, interverranno il sottosegretario al ministero dell’economia e delle finanze Alfiero Grandi, il sindaco di Padova e responsabile Anci per il decentramento del catasto Flavio Zanonato, il direttore Anci dell’Emilia Romagna Antonio Gioiellieri, il direttore generale per l’Emilia Romagna dell’Agenzia del territorio Federico Cesaro e il direttore generale del Comune di Reggio Emilia Mauro Bonaretti.

“Siamo di fronte a una grande occasione per riformare la pubblica amministrazione e instaurare nuovi rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini, imprese, professionisti, rendendo così questi rapporti, semplificati, trasparenti, integrati tra loro – dichiara il Vicesindaco Franco Ferretti nel presentare l’iniziativa. La riforma in oggetto, che costituiva da tempo una precisa esigenza delle autonomie locali, non può essere confinata soltanto nel suo specifico, nel suo ‘particolare’. È una riforma che coinvolge direttamente tutti gli attori privati e istituzionali, dovendo permettere al cittadino di controllare l’intero processo amministrativo, dal permesso di costruire fino alla determinazione dell’imposta comunale sugli immobili.

D’altra parte – prosegue Ferretti – dovrà consentire all’ente locale il governo pieno di processi oggi segmentati e di esercitare pienamente la sua funzione di tutela e controllo nella gestione e nella pianificazione del territorio.
È in questo quadro che l’applicazione concreta della riforma dovrà sanare sperequazioni esistenti, senza tradursi in aggravio della pressione fiscale, tanto più che dovrà far parte del parallelo processo di definizione del federalismo fiscale e quindi della definizione al suo interno dei meccanismi di prelievo fiscale locale.
Infine – conclude Ferretti – dovrà consentire a Comune e cittadini di definire in modo più chiaro ed equo tutta la materia della fiscalità locale che ruota attorno alla casa.”