Nella notte tra sabato e domenica, una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Bologna è stata inviata in zona porta Mazzini, dove un operatore di una associazione Onlus, attiva nel settore della lotta alla tratta ed allo sfruttamento della prostituzione, aveva richiesto l’intervento perché dapprima minacciato e poi picchiato dal cliente di una prostituta che, in possesso del numero della Onlus, aveva richiesto a sua volta il soccorso di uno di quegli operatori perché anche lei minacciata e picchiata.


Appena giunta, la gazzella individuava un giovane marocchino di diciotto anni che tentava di darsi alla fuga. L’inseguimento per le strade del centro città si concludeva con il fermo dello straniero che tentava di resistere ai militari e che, fatto salire sull’autoradio, tentava di autolesionarsi senza tuttavia riuscirci.
Condotto in caserma insieme all’operatore Onlus ed alla prostituta, il giovane e focoso marocchino, evidentemente in preda all’alcol, veniva deferito in stato di libertà alla magistratura per le lesioni e la resistenza; mentre si doveva procedere all’arresto della prostituta risultata, lei, inottemperante all’ordine di abbandonare il territorio dello stato italiano.

Altre due persone sono state infine denunciate in stato di libertà nella stessa notte: un tunisino del 1975 anch’egli perchè inottemperante all’ordine di abbandonare il territorio dello stato italiano; ed un italiano quarantenne di origini siciliane per resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e minacce nei confronti di una giovane colf rumena.