Sono passati 365 giorni da quella sera in cui Tommasi Onofri venne rapito all’ora di cena dalla casa di Casalbaroncolo dove viveva con la madre, Paola Pellinghelli, il padre, Paolo Onofri, e i due fratelli più grandi Sebastiano e Carlo Alberto.

Per un mese le indagini hanno tenuto l’Italia con il fiato sospeso e per molto tempo il padre, condannato poi a sei mesi per possesso di immagini pedopornografiche, è stato considerato un sospettato. Il primo aprile venne ritrovato a poca distanza da casa lungo il greto del fiume Enza il corpo di Tommaso che si scoprì venne ucciso quasi subito dai suoi rapitori spaventati.
Martedì inizierà a Bologna il processo in cui sono imputati Salvatore Raimondi, Mario Alessi, Antonella Conserva e Pasquale Barbera. Solo Alessi è accusato dell’omicidio di Tommy.