Il “Rapporto 2006 dell’Osservatorio Funzionalità Aziende Sanitarie Italiane”, che è stato presentato oggi a Modena, rivela per quanto riguarda il nostro Paese (fotografia aggiornata alla fine del 2004) una tendenza generalizzata al calo dei posti letto e dei ricoveri, una tendenza in atto da diversi anni che l’attività dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena riflette pienamente.

la dotazione dei posti letto al 31 dicembre 2006 ammontava a 774 di cui 685 di degenza ordinaria e 89 in day hospital, a fronte di un dato che nel 2005 era largamente superiore, con 915 posti complessivi (811 degenza ordinaria e 104 in day hospital).

“La contrazione di posti letto verificatasi fra il 2005 e il 2006 non ha intaccato la disponibilità di posti letto dell’Azienda in quanto è conseguenza del trasferimento presso il nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense di Baggiovara di alcuni reparti prima ospitati presso il Policlinico: Chirurgia III, Endocrinologia, Neurochirurgia, Neurologia e Neurora-diologia, tutte funzioni assistenziali oggi concentrate presso l’altro ospedale modenese”, spiega il direttore generale del Policlinico Stefano Cencetti.
Un altro dato interessante riguarda il tasso di ospedalizzazione provinciale nel biennio 2003-2005, periodo contrassegnato da un andamento in diminuzione analogo a quello medio regionale (meno 8,5% a Modena contro il meno 9% registrato mediamente in Emilia Romagna). Nel 2005 l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena ha contribui-to in modo significativo all’affermarsi di questa tendenza positiva, soprattutto in conse-guenza di una riduzione nei ricoveri ordinari di cittadini residenti in provincia di Modena, pari al 4% (1249 ricoveri), e a una riduzione ancora più accentuata di ricoveri effettuati in day hospital, che si sono contratti per un valore pari al 18% (1936). Nel complesso la ri-duzione dei ricoveri di cittadini residenti in provincia è stata per quanto riguarda il Policlinico dell’8%.
In particolare per quanto riguarda i day-hospital diagnostici si osserva come il calo dei ricoveri sia fondamentalmente il risultato di una diminuzione dei ricoveri inappropriati. E’ anche importante rilevare come alle riduzioni citate abbiano concorso significati-vamente, sia pure in misura differente, tutti i Dipartimenti Integrati del Policlinico.
Il miglioramento del livello di appropriatezza trova peraltro conferma nel dato dello specifico indice di rilevazione statistica, particolarmente rilevante per stimare – se così si può dire – il suo grado di efficienza, che ha rivelato come nel periodo preso in esame sia passati a Modena dal 32,1% del 2003 al 10,1% del 2005. Al raggiungimento di questo risultato oltremodo positivo hanno dato un determinante apporto i ricoveri indotti da medici operanti nel Policlinico, che hanno ridotto il loro livello di inappropria-tezza dal 20,2% nel 2003 al 6,3% nel 2005.

Dati molto interessanti riguardano anche l’indice di dipendenza della popolazione dalla struttura, che rivela l’attrattività esercitata dalla medesima sul contesto regionale e nazionale.

Alla riduzione della ospedalizzazione dei modenesi corrisponde, infatti, un dato di segno opposto per quanto riguarda l’attività a favore dei cittadini provenienti da fuori provincia, che evidenzia fra il 2004 e il 2005 un aumento di 700 ricoveri, perfettamente coerente con la mission del Policlinico e con le funzioni di eccellenza che sono esercitate al suo interno per quanto riguarda le neuroscienze (oggi traferite presso la struttura di Baggiovara), la terapia intensiva neonatale, il trapianto di organi (rene e fegato), l’attività di emodinamica diagnostica ed interventiva, la genetica molecolare ed oncologica, oltre alla chirurgia della mano: i trapianti a favore di residenti fuori provincia – per citare alcuni esempi significativi della qualità dell’attività assistenziale svolta dal Policlinico – sono aumentati del 32%, la chirurgia epatico-pancreatico maggiore, collegata all’attività trapiantologica, ha registrato un incremento del 34%, i ricoveri di neonati affetti da patologie complesse sono aumentati del 31% e gli interventi di chirurgia della mano del 10%.
Infine il dato sulla degenza media, espresso dall’indice comparativo di performance che indica particolare efficienza quando è inferiore a 1. A questo riguardo il direttore generale del Policlinico Stefano Cencetti precisa che “nel 2005 il 45% delle unità operati-ve dell’Azienda mostra un indice inferiore o uguale a uno: tale dato pone il Policlinico a buoni livelli, se comparato a quello delle altre Aziende Ospedaliero-Universitarie che mo-strano una percentuale di unità operative con indice inferiore o uguale a uno pari com-plessivamente al 39% in regione”.

Nel dettaglio, all’interno della nostra struttura hanno evidenziato brillanti performance l’unità di Cardiologia, Ematologia, le Medicine, Oncologia, Pneumologia, Chirurgia toracica, Neurologia, Ortopedia e Traumatologia, Malattie infettive e Tropicali.