Materiale informativo sulle malattie renali e la loro prevenzione, incontri di approfondimento tra medici e cittadini. Queste le iniziative in Emilia-Romagna in occasione della “Giornata mondiale del rene” in programma l’8 Marzo e promossa della Federazione internazionale delle fondazioni del rene e dalla Società internazionale di nefrologia (in Italia, dalla Federazione italiana del rene e dalla Società italiana di nefrologia).


In alcune realtà – Bologna, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna e Ferrara – è stato possibile anche organizzare punti dove effettuare gratuitamente la misurazione della pressione arteriosa e l’esame delle urine, i cui risultati saranno rilasciati ad ogni cittadino che verrà poi invitato, se necessario, a contattare il proprio medico di famiglia per fare ulteriori approfondimenti.

In particolare, a Bologna, dalle 10 alle 18 in Piazza Re Enzo, saranno aperte una tenda informativa ed una tenda clinica. Ambulatori anche a Parma (in Piazza della Steccata), Reggio Emilia (Piazza Martiri del 7 luglio), Modena, dalle 8 alle 18 – presso il Policlinico, dove sono già tutti prenotati i 150 “posti” per i controlli gratuiti, ma sarà comunque garantito a tutti il colloquio informativo, e Ravenna (dalle 9 alle 13 presso la degenza nefrologia dell’ospedale). Nel capoluogo estense gli ambulatori per la misurazione gratuita della pressione arteriosa e per l’esame delle urine saranno attivi, nella piazza principale, il 17 ed il 18 marzo prossimi.

Tutte queste iniziative si inseriscono in un ampio programma di prevenzione dell’insufficienza renale progressiva che il Servizio sanitario regionale ha messo in campo già dal 2004. Il programma, nato dalla collaborazione degli specialisti nefrologi con i medici di famiglia, ha l’obiettivo di offrire alle persone con insufficienza renale o a rischio di sviluppare questa patologia, un percorso di diagnosi e di cura che permetta di intervenire con tempestività per evitare o ritardare quanto più possibile la perdita della funzionalità renale e quindi del ricorso alla dialisi o al trapianto.

Il percorso assistenziale, previsto dal programma, inizia dal medico di famiglia che, nel sospetto di insufficienza renale, invia il proprio assistito dallo specialista neurologo per una valutazione complessiva, effettuata in ambulatori dedicati in modo da assicurare tempestività negli interventi e accessi facilitati. Da quel momento, la persona con insufficienza renale è seguita dal medico di famiglia e dallo specialista neurologo assieme, con percorsi concordati e continuativi.
In questi due anni sono state prese in carico oltre 2000 persone con insufficienza renale ed è stato attivato il registro regionale informatizzato a disposizione di medici di famiglia e nefrologi quale supporto ai percorsi di diagnosi e cura.