I Sindacati della Scuola Flc/Cgil Cisl Scuola e Uil Scuola di Modena, hanno proclamato lo stato di agitazione per i tagli agli organici degli insegnanti che si profilano per l’anno scolastico 2007/2008.


La protesta provinciale, che ha già visto il coinvolgimento delle RSU delle 94 scuole di Modena e provincia, si colloca nell’ambito dello stato di agitazione proclamato dai Sindacati regionali e che prevede lo sciopero regionale della scuola entro la fine di marzo se non si sbloccherà qualcosa da parte del Ministero della Pubblica Istruzione.
Intanto i Sindacati modenesi hanno organizzato un presidio di sensibilizzazione la mattina di martedì 13 marzo davanti al Municipio in
contemporanea con lo svolgimento della Giunta, chiedendo di essere ricevuti dal Sindaco.

Flc/Cgil – Cisl Scuola e Uil Scuola provinciali concentrano al momento la loro denuncia sui tagli agli organici della scuola elementare, i primi in
ordine di tempo a essere predisposti (seguiranno poi quelli degli altri ordini di scuola) e resi noti in questi giorni dall’Ufficio Scolastico Provinciale.

Quale diminuzione dell’organico di diritto (e quindi di insegnanti) si profila per il prossimo anno scolastico 2007/2008?
Attenendosi al dettato della Legge Finanziaria che prevede di adeguarsi per il prossimo anno scolastico al parametro medio nazionale di 21 alunni per classe, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) ha deciso di confermare l’organico 2006/2007 anche per il prossimo anno, sostenendo che nelle scuole elementari dell’Emilia Romagna il parametro medio è di 19,80 di alunni per classe.

“Contestiamo innanzitutto il dato adottato dall’Ufficio Scolastico Regionale – hanno detto i segretari della Scuola di Cgil, Cisl e Uil Cinzia
Cornia, Luigi Belluzzi e Angela Mallardi presenti stamattina in conferenza stampa – Il dato che ci fornisce l’Ufficio Scolastico Provinciale in base
alle iscrizioni corrisponde ad una media di 21,37 alunni per classe, quindi in linea (anzi al di sopra) con il parametro nazionale”.
Ma cosa ancora più sconcertante è che l’organico di diritto del 2006/2007, pari a 2.418 insegnanti, viene confermato per il 2007/2008 a fronte di
1.042 studenti in più (si passa infatti dai 28.086 iscritti 2006/2007 ai 29.128 del 2007/2008, a cui è sempre possibile che all’ultimo momento si
aggiungano ulteriori studenti).

“Le conseguenze più dannose – spiegano i sindacalisti – si avranno sul tempo pieno che a Modena è scelto ogni anno da circa l’80% delle famiglie e che rappresenta l’impianto pedagogico/didattico di eccellenza delle nostre
scuole”.
Per far fronte alle richieste del tempo pieno di quest’anno scolastico si sono ottenuti 27 insegnanti in più, che non essendo previsti nell’organico di diritto del prossimo anno, determineranno il taglio delle ore di
contemporaneità degli insegnanti. Quelle ore dedicate a laboratori, progetti didattici formativi, progetti di recupero di alunni in difficoltà
realizzati per gruppi ristretti e con tempi distesi dell’apprendimento (raccomandati da psicologi e pedagogisti).

L’impoverimento della qualità del tempo pieno è proprio il rischio più evidente a fronte di organici insufficienti che non vengono adeguati alla
crescita della popolazione scolastica, senza contare l’impossibilità di aumentare le classi a tempo pieno per rispondere alle richieste di gran
parte dei 1.042 nuovi studenti, con evidente discriminazione rispetto agli
altri.
“Per far fronte a tutte le richieste di tempo pieno – spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil Scuola – stimiamo invece necessario un aumento di circa 80
insegnanti per il prossimo anno”.
I Sindacati chiedono di rideterminare il tetto provinciale dell’organico visto il continuo aumento degli alunni, quest’anno potremmo rischiare di avere classi prime con ben 30 bambini a fronte di aule che ne contengono al massimo 25!!!!

Con il ridimensionamento di organico, si avranno conseguenze altrettanto, se non più gravi, anche nell’offerta formativa per gli alunni diversamente
abili per il significativo taglio di insegnanti e quindi di ore. Per il prossimo anno scolastico questi bambini cresceranno di circa 39 unità (si passa dai 528 del 2006/2007 ai 567 del 2007/2008) a fronte della riduzione di 14 insegnanti (si passa dai 183 del 2006/07 ai 169 del 2007/08) per un ammontare di 308 ore di sostegno in meno sulle scuole della provincia. “Viene così negato ancora una volta a questi alunni il diritto di raggiungere competenze che potrebbero acquisire con percorsi di apprendimento individualizzati”.

“Questo governo non sta dando quel segnale di inversione di tendenza che ci aspettavamo e che era nel programma dell’Unione di centrosinistra” aggiungono i sindacalisti. “La scuola deve essere considerata una risorsa
per la crescita del paese e non possiamo accettare che si continui a tagliare”.
I Sindacati della Scuola stanno coinvolgendo le associazioni dei genitori modenesi che condividono l’emergenza sugli organici e si stanno organizzando per azioni di protesta.