In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale trasmettiamo una nota di Simona Arletti assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena.


“Nel ringraziare il consigliere Ercole Toni per l’opera infaticabile di pulizia di immobili comunali da scritte offensive, confermo il recupero di Villa Ombrosa è al centro delle attenzioni dell’Amministrazione e, in particolare, della Circoscrizione n. 3. Da tempo stiamo lavorando con le Associazioni femminili al progetto per una nuova casa delle donne che ospiti, in un luogo suggestivo, la sede delle associazioni Centro documentazione donna, Centro per le donne contro la violenza, Differenza maternità, Udi, Donne e Giustizia, Adaser e Donne nel Mondo.
Esiste già una prima elaborazione progettuale per l’utilizzo degli spazi con locali comuni come la biblioteca e la sala riunioni.
Credo che realizzare a Villa Ombrosa la nuova Casa delle Donne sarebbe un segnale importante dell’attenzione e del riconoscimento che la città conferisce al lavoro infaticabile delle donne modenesi nei diversi settori dell’economia, della società, della cultura. Inoltre si potrebbe costituire un punto di riferimento per l’approfondimento storico-archivistico, grazie al grande patrimonio di archivi femminili esistenti. Sarebbe bello dedicare il progetto a Gina Borellini, recentemente scomparsa, che ha donato il suo ampio archivio al CDD. La Borellini rappresenta un simbolo della capacità delle donne modenesi di trasformare l’impegno combattente in attività politica sempre al servizio del bene del paese.

L’intervento sulla villa, che ricordo non è vincolata, è piuttosto costoso, si parla di oltre 2 milioni di euro, per questo motivo insieme al Settore patrimonio abbiamo avviato un confronto con la Fondazione Cassa di Risparmio per capire se è possibile reperire le risorse per completare l’intervento. Nel bilancio comunale i consiglieri hanno approvato un finanziamento di 100.000 mila euro nel 2008, che serviranno per gli approfondimenti progettuali, e 700.000 mila euro nel 2009 per un primo stralcio dei lavori.
Rispetto alla proposta di ricavare a Villa Ombrosa una sede circoscrizionale mi sembra di poter affermare che la metratura dell’immobile è molto più ampia di quanto necessita alla Circoscrizione e che vi sono limiti di accessibilità carrabile: non esistono infatti parcheggi se non nell’attigua piazzetta Sanremo, già utilizzati dalle scuole limitrofe”.