Soddisfazione per la notizia che il ministero ha assegnato i 41 insegnanti necessari a rispondere alle esigenze di tempo pieno delle elementari modenesi. Ma rimane la preoccupazione e la vigilanza per la situazione delle scuole d’infanzia, dove mancando ancora 37 insegnanti l’organico è assolutamente inadeguato a rispondere alle esigenze del territorio, così come per “l’emergenza risorse che riguarda la scuola nel suo complesso”.

E’ quello che è emerso dall’incontro del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini con i segretari provinciali dei sindacati scuola di Cgil, Cisl e Uil e con i rappresentanti della associazioni di genitori.
“La scuola è un aspetto centrale per lo sviluppo del Paese – ha concordato il presidente Sabattini – ed è necessario investire sulla formazione dei giovani. Per la Provincia l’impegno nella scuola rappresenta una priorità”.
Nel corso dell’incontro sono stati affrontate anche le questioni legate agli insegnanti di sostegno per gli studenti diversamente abili, il tema dell’inserimento dei ragazzi stranieri (“è necessario mettere in campo le risorse necessarie a garantire l’integrazione” ha affermato Sabattini), la necessità di garantire la continuità didattica e il rischio che vengano formate classi eccessivamente numerose scaricando tutto il peso sugli insegnanti “troppo spesso lasciati soli ad affrontare situazioni difficili” hanno sottolineato i rappresentanti sindacali ricordando che gli studenti “non sono solo numeri nelle statistiche, ma persone che hanno bisogno di tutte le attenzioni necessarie”.
Il presidente Sabattini ha concluso l’incontro rinnovando “l’appello al Governo affinché metta a disposizione le risorse necessarie alla qualità dell’istruzione”.

Nelle scuole d’infanzia statali modenesi mancano ancora 37 insegnanti mettendo a rischio un po’ in tutta la provincia il servizio scolastico e scaricando sui Comuni, che in molti casi hanno già fatto sforzi per predisporre i locali, i costi aggiuntivi del personale docente. E’ la situazione delineata dall’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini che già nei giorni scorsi aveva scritto al ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni per sollecitare un intervento.
Entrando nello specifico della situazione, l’assessore Facchini rileva che mancano 18 docenti per attivare nove nuove sezioni nei comuni di Campogalliano, Castelfranco, Castelvetro, Finale, Mirandola, Pavullo, Savignano, Cavezzo e Vignola.

Gli altri 19 docenti servono, invece, per integrare le sezioni a tempo parziale che hanno chiesto il completamento per rispondere a una richiesta generalizzata di servizio a tempo pieno che deriva anche da un’alta percentuale di occupazione femminile e «tenendo presente che sono ben 14 le sezioni part-time integrate dai Comuni con un impegno economico complessivo, comprendendo anche sei collaboratori, che sfiora i 400 mila euro».

Il completamento, ricorda l’assessore Facchini, “era particolarmente atteso dai Comuni che hanno attivato un intervento di supplenza temporanea (alcuni dal 2004) convinti però che il ministero avrebbe mantenuto l’impegno di completare la dotazione trattandosi di scuole statali inserite nel sistema scolastico di base”.

Ecco i Comuni “costretti” ad assumere insegnanti per completare le sezioni part-time: Modena, Ravarino, Castelfranco (tre), Formigine, Guiglia, Nonantola, Pavullo, Savignano, Soliera (tre), Novi.