La ‘mediazione sociale’ è una procedura di gestione e composizione delle dispute tra i membri di una comunità in base alla quale una terza persona imparziale, il mediatore, assiste le parti in conflitto facilitandone la comunicazione, guidando la loro negoziazione e orientandole verso la ricerca di accordi di reciproca soddisfazione in un ambito informale e riservato

L’intervento è mirato alla gestione dei conflitti derivanti dalle relazioni di vicinato e di contiguità tra le persone e ha lo scopo di migliorare i rapporti sociali all’interno dei comuni e dei quartieri. La mediazione sociale quindi non si pone come alternativa alla Giustizia ordinaria, ma propone una via di risoluzione dei conflitti tra privati differente dalle altre più conosciute o più praticate.
Per ridurre le cause di disagio, e successivamente di abbandono di alcuni condomini e quartieri da parte dei reggiani, il Comune di Reggio Emilia ha ritenuto importante avviare, nel 2006, nuove iniziative che contribuissero a facilitare il dialogo e il confronto tra cittadini italiani e stranieri.

In questo contesto, un progetto innovativo realizzato dal servizio comunale Sport, socialità e tempo libero è quello riguardante l’apertura, in via Turri, di un ‘Centro per la mediazione sociale dei conflitti’, con sede nei locali dell’amministrazione comunale di via Turri 25/A, che in una prima fase sperimentale sarà gestito da mediatori dell’associazione Equilibrio & R.C. di Bologna.
Per promuoverne l’apertura – prevista nella prima metà di aprile – e avviare una prima informazione su competenze e funzionamento del Centro, l’assessorato comunale Coesione e sicurezza sociale propone per domani, martedì 27 marzo, alle ore 10, un incontro pubblico nella Sala verde dell’Hotel Astoria (via L. Nobili 2) sul tema: Mediazione dei conflitti e rispetto delle regole: un progetto per la convivenza e la coesione.

All’incontro interverranno: Franco Corradini, assessore comunale alla Coesione e sicurezza sociale; Lucio Consolini, difensore civico Comune di Reggio Emilia; Elena Edgarda Davoli, dirigente comunale alle Politiche per l’integrazione, l’inclusione e la convivenza; Gian Guido Nobili, ricercatore e criminologo Regione Emilia-Romagna; Antonio Stavale, vicequestore Questura di Reggio Emilia; Ana Uzqueda e Norberto Cesarano dell’associazione ‘Equilibrio & R.C.’ Bologna.