L’ospedale Cesare Magati di Scandiano sarebbe ormai considerato dai vertici dell’Ausl reggiana un “ospedale a tempo”, visto che sarebbe in atto un intervento mirato a depotenziarne il reparto di chirurgia generale, per ridurlo ad una “più modesta struttura ‘week/surgery'”, in pratica un reparto funzionante dal lunedì al venerdì per interventi in day hospital ed a breve degenza.


Lo afferma il consigliere regionale di AN Luca Bartolini in un’interrogazione, in cui evidenzia che il nosocomio di Scandiano, ristrutturato di recente, sarebbe il punto di riferimento di un bacino di utenza di circa 80.000 persone e, fino a non molto tempo fa, sarebbe stato considerato la sede “ideale” per un polo chirurgico specialistico in grado di decongestionare l’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

Considerando quindi la “comprensibile preoccupazione” dei cittadini di Scandiano, che, temono il depotenziamento anche dei reparti di ostetricia e ginecologia, Bartolini chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza di questa situazione, quale giudizio ne dia e se non ritenga opportuno assumere iniziative urgenti per evitare il ridimensionamento delle “molteplici” prestazioni erogate da questo ospedale.