Il Consiglio provinciale chiede alla Giunta di attivarsi “da subito sul territorio e per quanto di propria competenza, per arginare il fenomeno
della crescita di aborti fra le minorenni, con azioni preventive, educative e di supporto sociale tutte tese ad una scelta di maternità consapevole”.


Lo fa con un ordine del giorno presentato ieri dalle consigliere Claudia Rubini (An) e Angela Labanca (Fi) e approvato, dopo un emendamento proposto da Vania Zanotti (Ds) e in seguito all’aggiunta delle firme di Marietta
Fusco, Nadia Musolesi, Anna Pariani, Gigliola Poli, Emanuela Torchi e Vania Zanotti, tutte rappresentanti dei Ds, con 21 voti favorevoli, nessun contrario e 2 astenuti (Rc).

L’odg è stato redatto in seguito alla pubblicazione, in questi giorni, del rapporto annuale per il 2006 del ministero della Giustizia sullo stato di attuazione della legge 194 del 1978 (tutela sociale della maternità e interruzione volontaria della gravidanza), dal quale emerge che il numero
delle interruzioni volontarie di gravidanza effettuate dalle donne italiane è diminuito di circa un 6%, e che il numero degli aborti chiesti ed ottenuti con l’autorizzazione del giudice da parte delle minorenni è invece cresciuto di circa un 4%.

Il Consiglio ritiene allarmante, “a prescindere da quanto legittimamente le diverse parti politiche ritengono circa la necessità o meno di
modificare l’impianto della legge 194”, il dato sull’aumento degli aborti tra le minorenni. Da qui l’invito alla Giunta a sviluppare la prevenzione e
a sollecitare altrettante misure di sostegno da parte delle altre istituzioni, in primis da parte del Governo.
Alla votazione si è astenuta Rifondazione comunista sostenendo che non si possa prescindere dalle diverse considerazioni delle parti politiche in merito alla legge 194, e che bisognerebbe approfondire l’analisi dei dati
statistici.