Il commercio abusivo è un fenomeno in costante incremento in città ed esiste a Bologna una sorta di mercato parallelo alternativo a quello legale. Non può sfuggire che i nostri portici sono diventati la sede di venditori irregolari che commerciano in maniera indisturbata ed illecita merci contraffatte di dubbia e sospetta provenienza.

Via dell’Indipendenza, solo per citare l’esempio più eclatante, ma lo stesso si può dire per le Vie Rizzoli, Ugo Bassi, Strada Maggiore e la zona del Quadrilatero, è ‘occupata’ da venditori abusivi. Nell’ultimo weekend i nostri associati ci hanno segnalato una forte presenza di abusivi che hanno approfittato dell’affluenza in centro storico dei visitatori del Cosmoprof per vendere ogni tipo di merce.

Questa illegalità, che ha punte massime nel fine settimana e durante le manifestazioni fieristiche, offre un’immagine negativa della città, contribuendo ad aumentare il degrado e l’insicurezza dei cittadini e dei commercianti.

Gli operatori regolari sono affiancati da abusivi che si posizionano di fronte ai negozi e vendono creando, con prepotenza e una certezza d’impunità, un senso d’impotenza ed ingiustizia in chi opera correttamente.

In città sono inoltre presenti fioristi abusivi che vendono tranquillamente, addirittura scegliendo sempre le stesse posizioni in quanto oramai, a causa dei mancati controlli, hanno una clientela abituale come se fossero ambulanti regolari.

Nel centro storico operano venditori di fiori abusivi prediligendo postazioni in Via Ugo Bassi, Via Marconi e all’angolo D’Azeglio-Farini. Il fenomeno è presente anche fuori dal centro lungo le vie radiali interdette al commercio itinerante con postazioni un Via degli Orti, Via Mazzini –Laura Bassi, Piazza dell’Unità e Via Murri.

I commercianti ritengono necessaria la libera e corretta concorrenza, ma non c’è nulla di più ingiusto e destabilizzante per il mercato della concorrenza sleale e dell’attività esercitata a dispetto delle regole.

Gli strumenti sanzionatori idoneei ad arginare il commercio abusivo esistono e Ascom Bologna chiede ancora una volta all’Amministrazione Comunale di utilizzarli con una un’azione repressiva.

E’ necessario quindi garantire un controllo costante del territorio ed una puntuale e ferma applicazione della Legge Regionale 6/2004 che prevede la sanzione accessoria della confisca delle merci e delle attrezzature (quindi anche dei mezzi motorizzati) di chi commercia abusivamente.

Ascom Bologna auspica l’impegno dell’Amministrazione Comunale per porre fine ad una situazione di illegalità che non è più tollerabile.