E’ stato un successo, secondo i
sindacati, mentre ha avuto un’adesione del 30% stando al gruppo
Ferrovie, lo sciopero nazionale di otto ore dei ferrovieri che
dalle 9 alle 17 (con la salvaguardia delle fasce protette) hanno
incrociato le braccia creando, comunque, notevoli disagi agli
utenti. E Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fast Ferrovie, Ugl
e Orsa Ferrovie, che hanno protestato in mancanza di una
convocazione da parte del Governo e del gruppo Fs, sono pronti
ad un nuovo stop di 24 ore se non saranno subito convocati.


I lavoratori chiedono il rinnovo del contratto, un piano
d’impresa per lo sviluppo e una politica del settore che
incentivi il trasporto ferroviario. Sono contro la
liberalizzazione senza regole, il possibile ridimensionamento
delle Ferrovie, l’attacco ai livelli occupazionali e al reddito
dei ferrovieri e dei lavoratori dell’indotto. Dopo questo
successo, dicono i sindacati, occorre un confronto serio con
governo e azienda per puntare alla crescita.
I sindacati, che vantano una ”massiccia” adesione allo
sciopero odierno con punte prossime al 100% nei settori addetti
alla circolazione (e soprattutto tra i macchinisti che
protestano contro i tagli all’equipaggio di guida e la ventilata
riduzione ad un solo macchinista), affermano che si e’ trattato
della ”migliore risposta che i ferrovieri potevano dare al
tentativo di ridurre la sicurezza della rete attraverso i tagli
al secondo macchinista e i 10.000 esuberi annunciati dalle FS.