Il 74% dei modenesi dichiara di sentirsi bene o molto bene. L’85% delle donne dice di aver fatto un pap test preventivo e l’89% una mammografia. L’85% allaccia sempre le cinture anteriori quando sale in auto, ma solo il 20% allaccia sempre quelle posteriori. C’è molta attenzione alla sicurezza alimentare: il 72% legge sempre o spesso le etichette del cibo acquistato. Il 28% degli intervistati fuma, solo il 30% pratica attività fisica con regolarità.

Sono queste alcune delle informazioni che si ricavano leggendo il rapporto Passi 2006, redatto dal Servizio Epidemiologia del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena, nel quale sono riportati i dati di un’indagine telefonica svolta nel maggio 2006 su un campione di 200 cittadini della nostra provincia di età compresa tra i 18 e i 69 anni. Lo studio Passi (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) è stato realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, l’Istituto Superiore di Sanità e il Ministero della Salute.

I risultati degli studi condotti in provincia di Modena nel 2005 e nel 2006 saranno presentati a Modena martedì 17 aprile (dalle 8.30 alle 13.30) nel Centro Famiglia di Nazareth (strada Formigina, 319), in occasione di un seminario organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Modena, in collaborazione con l’Assessorato politiche per la salute della Regione. Aprirà i lavori il Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena Giuseppe Caroli, che lascerà la parola a numerosi esperti, tra cui Nancy Binkin del Centro Nazionale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’evento sarà anche l’occasione per presentare il nuovo sistema di monitoraggio sulla salute Passi, che sarà avviato nel mese di maggio con il motto “Piccoli passi per te, grandi passi per la salute di tutti”. Questo sistema sarà permanente ed effettuerà interviste telefoniche su un campione di cittadini estratto casualmente distribuito nell’arco di tutto l’anno, permettendo così di valutare nel tempo i cambiamenti dei comportamenti e di aumentare la precisione delle stime.

La flessibilità del sistema permetterà approfondimenti su alcune tematiche di salute in alcune aree provinciali. E’ importante che tutte le persone alle quali verrà proposta l’intervista aderiscano all’iniziativa dedicando 20 minuti del loro tempo: le informazioni raccolte saranno necessarie per programmare e valutare gli interventi di tutela della loro salute e di tutti i cittadini.
Le indagini trasversali Passi hanno indagato alcuni fattori comportamentali di rischio per la salute e l’esito dei programmi di intervento in sanità pubblica, ad esempio gli screening oncologici. In particolare, gli studi hanno riguardato l’attività fisica, il fumo di sigaretta, l’alimentazione e la scurezza alimentare, il consumo di alcol, la sicurezza stradale e domestica, gli screening dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon retto. Inoltre, sono state raccolte informazioni su alcune variabili demografiche, sulla percezione dello stato di salute e sui sintomi legati alla depressione.

L’immagine che emerge dal rapporto dell’anno scorso è quella di cittadini attenti alla propria salute, come dimostra l’elevata adesione ai programmi di screening oncologici: l’85% delle donne nella fascia 25-64 anni riferisce di aver fatto un pap test preventivo negli ultimi tre anni e l’89% delle donne nella fascia 50-69 anni ha effettuato una mammografia negli ultimi due.
Emergono però anche alcuni comportamenti non adeguati al mantenimento di un buono stato di salute: il 28% degli intervistati riferisce di fumare, percentuale che sale al 34% tra i 25-34 anni. Il 10% ha bevuto elevate quantità di alcol in un’unica occasione, addirittura il 20% dei giovani tra i 18 e i 24 anni.

Anche l’alimentazione dei cittadini modenesi potrebbe migliorare, in particolare nel consumo di frutta e verdura. Infatti, solo il 7% ha dichiarato di mangiare frutta e verdura almeno cinque volte al giorno, così come raccomandato dalle linee guida internazionali.
Un regime alimentare non soddisfacente ed un’attività fisica non sempre adeguata fanno sì che quasi un modenese su due sia in eccesso ponderale, ma in questo senso non mancano i segnali positivi: il 37% degli intervistati ha ridotto i grassi, il 18% il sale e il 30% ha aumentato il consumo frutta e verdura.
I modenesi, poi, sono molto attenti alla sicurezza alimentare: il 72% legge sempre o spesso le etichette del cibo acquistato, ma solo il 57% legge per intero le istruzioni di uso e conservazione.

Il rapporto completo è disponibile nel sito internet dell’Azienda USL di Modena.