«Il vero problema della Sicem di Soliera non è tanto la crisi della maglieria, ma la marginalità strategica che la produzione di maglieria rappresenta all’interno del nuovo gruppo che ha acquistato l’impresa. Una situazione che temo possa ripetersi su altre aziende modenesi». Lo ha affermato Gianni Cavicchioli, assessore al Lavoro della Provincia di Modena.

Le affermazioni sono state fatte rispondendo durante il Consiglio provinciale di ieri, mercoledì 18 aprile, ad una interrogazione di Demos Malavasi (Ds-l’Ulivo) sulla minaccia di chiusura della Sicem con conseguente perdita del posto di lavoro per 74 dipendenti.

Cavicchioli ha confermato che la Provincia sta seguendo la situazione fin dal suo inizio e ha già attivato la ricerca di risorse per avviare eventuali percorsi di riconversione professionale. «La situazione è difficile – ha sottolineato Cavicchioli – proprio perché la nuova proprietà non ritiene strategica l’attività della Sicem. E’ venuto a mancare il legame tra territorio e impresa, elemento trainate dell’imprenditoria modenese. Un legame che gli enti locali devono contribuire a rafforzare definendo nuove strategie a supporto delle attività produttive».

Durante il dibattito Giorgio Barbieri (Lega nord) ha espresso preoccupazione per un «episodio che purtroppo è destinato a ripetersi perché le società finanziare acquistano le nostre imprese solo per farne spezzatini vantaggiosi», concetto ripreso da Andrea Sirotti (Ds-l’Ulivo) che ha parlato di «problema ricorrente che pone il problema del rapporto da libertà imprenditoriale e responsabilità sociale», mentre Enrichetta Annovi (FI) ha chiesto alla Provincia di «monitorare la situazione della Sicem anche perché ci sono voci di un possibile riutilizzo dello stabile come ipermercato».