Partirà a maggio il programma di controllo dei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione civili e destinati alla concimazione dei terreni agricoli, che vede affiancati Regione Emilia-Romagna, Comando interregionale dei carabinieri per la tutela ambientale e Arpa regionale.


L’obiettivo dell’intervento, che avrà durata biennale, è sottoporre a verifiche, attraverso i più significativi impianti della regione, quasi il 90% del totale di tutti i fanghi di depurazione prodotti da reflui urbani in Emilia-Romagna.
“Con questa iniziativa – ha detto oggi a Bologna l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli – la Regione vuole mettere al centro la salute dei cittadini e la sicurezza dell’ambiente. Per questo su nostro incarico Carabinieri e Arpa realizzeranno controlli a partire dagli impianti di depurazione e su tutta la filiera”.

Zanichelli che ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha ribadito che “per la Regione l’uso dei fanghi reflui in campo agricolo è un fatto positivo” sia per l’ambiente perché riduce il conferimento in discarica o il ricorso all’inceneritore sia per la stessa agricoltura, visto il loro contenuto di sostanze organiche e di minerali come azoto, fosforo e potassio.
“E’ tuttavia essenziale – ha sottolineato Zanichelli – che questo utilizzo avvenga con il più assoluto rigore e il rispetto delle regole, per evitare possibili contaminazioni dei terreni”.
L’intervento – come ha spiegato il comandante del Comando interregionale dei Carabinieri per la tutela ambientale Michele Vito Sarno – avrà “finalità soprattutto preventive con controlli e analisi su tutta la filiera di produzione e stoccaggio dei fanghi”.

Concimare dunque terreni sempre più impoveriti da una coltivazione intensiva, ma senza inquinare. Anche il direttore di Arpa Emilia-Romagna Alessandro Bratti ha ribadito che “l’uso dei fanghi in agricoltura è quello più sostenibile da un punto di vista ambientale, dopo aver naturalmente verificato che non contengano potenziali inquinanti”.
Bratti ha anche illustrato l’attività ispettiva compiuta da Arpa nel 2006. Su 16 mila ispezioni 396 sono state quelle sui fanghi, mentre su 7.400 campionamenti quelli realizzati sui fanghi sono stati 195. Complessivamente le segnalazioni alla magistratura sono state 16 e 9 le sanzioni amministrative di varia natura.

Alla conferenza stampa ha partecipato anche il maresciallo Sergio Amatiello comandante dei Noe dell’Emilia-Romagna.