Per non cadere nel solito gioco delle manovrine, dei tesoretti e dei papocchi all’italiana, l’Associazione Animali Persi e Ritrovati ha deciso di puntare sulla fuga in avanti. Dopo una formale richiesta rivolta l’anno scorso all’Agenzia delle Entrate e rimasta inevasa, APER non ha esitato a diffidare l’Ente stesso.


Mauro Zarotti, Presidente dell’Associazione, afferma: “L’operazione del 5×1000 e’, fino ad oggi, una semplice ipotesi. Pur essendo ancora in attesa di sapere come e quando verranno erogati i fondi confluiti l’anno scorso, lo Stato Italiano rilancia l’iniziativa senza definire alcuna modalita’. E’ scandaloso illudere i contribuenti e i destinatari del 5×1000 facendo intravedere la possibilita’ di sostenere una organizzazione benefica, senza pero’ di fatto erogare concretamente alcun contributo. Ed e’ vergognoso che ci si debba rivolgere ad un legale per tutelare in questo Paese il Diritto. Non prendete in giro gli italiani onesti!”



A sostenere la battaglia e a inviare la diffida, Animali Persi e Ritrovati ha trovato infatti un valido sostegno nella figura dell’Avvocato Sergio Pacifico di Bologna che, visionata la documentazione e valutata la liceita’ della richiesta, ha inviato la diffida per conoscenza anche al Ministro pro-tempore. L’Associazione qui ringrazia il professionista che ha voluto sostenere non solo APER ma l’ideale di una giusta causa a tutela di migliaia di associazioni e milioni di cittadini.



Raffaela Millonig, portavoce di APER, racconta in una videointervista intitolata “non solo il 5×1000!” (disponibile direttamente nella home di http://www.animalipersieritrovati.org) come poter aiutare per continuare a garantire la gratuita’ del servizio: “non possiamo contare solo sull’operazione del 5×1000. Indifferentemente da quando e come i fondi verranno erogati, chiediamo ai nostri sostenitori di non far venire meno l’aiuto diretto. Le bollette sono da pagare ogni mese e a realta’ come la nostra non viene applicato nessuno sconto. Paghiamo il prezzo pieno per costi di gestione che comportano migliaia di Euro e che sono di vitale importanza per il mantenimento dell’attività: internet, linee telefoniche dedicate, cellulari, wireless… Essere operativi e riuscire a garantire dei risultati a livello nazionale costa. Chiediamo ai nostri sostenitori uno sforzo concreto. Non delegate allo Stato tutta la Vostra disponibilità ad aiutare: un accredito mensile automatico di 1 Euro a favore di APER potrebbe aiutarci a sostenere concretamente il nostro operato. Ogni giorno!”.



Nell’attesa che l’Agenzia delle Entrate si pieghi finalmente ai suoi doveri, l’Associazione allega alla presente la lettera di diffida. Questo Comunicato Stampa e’ stato, come sempre, inviato agli iscritti di APER, ai contatti media e alle agenzie di stampa.