Prende avvio domani sera, giovedì 3 maggio, alle ore 21.00 presso il Teatro Fabrizio De André lo “Status Quo Festival”, con la rappresentazione di: “Le fondamenta dell’impero”, di Luca Balbarini ed Enrico Lombardi, portato in scena dalla Compagnia Quinta Parete di Casalgrande.

Le fondamenta dell’impero”. Un testo di:
L. Balbarini ed E. Lombardi. Regia e Scenografie:
L. Balbarini ed E. Lombardi. Con: Enrico Lombardi e Giancarlo Corcillo. Aiuto regia: Fadia Bassmaji.
Musiche originali: Giancarlo Corcillo.
Il personaggio che si racconta nell’opera è un uomo che non ha avuto bisogno di niente e di nessuno, che tutto ciò che ha se lo è guadagnato grazie a meriti propri e di nessun altro. Sa che tutto si può ottenere, ogni problema può essere risolto, ed è piena la fiducia che ha nella scienza, nel progresso, nell’uomo. In questo contesto di esaltazione delle abilità individuali e di grande sicurezza nei propri mezzi, il protagonista ha come unica paura gli aspetti della vita maggiormente irrazionali, che per loro stessa natura sono destinati a rimanere incontrollabili. Elementi sia personali come la salute, sia globali come l’indefinibile futuro che all’ombra degli attentati dell’11 settembre si presenta ancora quanto mai imprevedibile, e potrebbe comportare mutamenti in grado di sconvolgere la vita di chiunque. Il successo personale si ritrova così fortemente legato ad una irrefrenabile ansia di controllo totale: personale, familiare, economico, sociale. E’ in questo aspro scontro per il definitivo controllo della propria vita che si fanno largo episodi imprevedibili che mettono a repentaglio le fondamenta da cui Umberto è partito per spingere sempre più avanti la sua condotta. Sarà il pubblico a dover dare il suo giudizio sul personaggio (e sulla classe) rappresentati; ma talvolta, nell’irrazionalità della vita, capitano eventi che sconvolgono il destino di una persona, e così Umberto si trasforma nel finale da membro di una classe sociale a suo spietato critico, mettendone in luce ipocrisie, contraddizioni, problemi. Ciò che appare chiaro è che una pagina della storia va concludendosi; il protagonista – e la sua classe sociale – sono malati, sanno che il mondo andrà avanti ma ne hanno paura perché per la prima volta dopo secoli non possono prevedere come il mondo continuerà e non sono certi di avere un ruolo sicuro in questo domani. Le fondamenta dell’impero che questa classe ha costruito (forse) stanno crollando. Lo spettacolo è accompagnato dalle musiche per fisarmonica di Giancarlo Corcillo composte per l’occasione e suonate dal vivo.

La Compagnia
La Compagnia Quinta Parete è un’organizzazione dedita al teatro che mira a perseguire uno sviluppo artistico completo attraverso l’approfondimento autonomo di tutte le varie fasi del processo creativo attoriale e registico. Non siamo prosecutori di nessuna particolare scuola, così come non ci sentiamo parte di una specifica corrente teatrale piuttosto che un’altra. Ci interessa perseguire un’unica cosa, quella più difficile di tutte: la massima qualità artistica delle nostre produzioni. Riteniamo che la nostra esperienza teatrale sia l’ennesimo consecutivo anello di una catena che ha un’origine antichissima e che nel tempo continuerà ad evolversi. Per sentirci parte di questo sviluppo riteniamo necessario metterci in gioco in prima persona perché crediamo fortemente che l’esperienza artistica possa scaturire al meglio solo da una pratica concreta e continua, in un lungo processo di miglioramento che ha molto più a che fare con la sperimentazione pratica che non con l’idealizzazione teorica. La compagnia è composta da Enrico Lombardi, Luca Balbarini, Giancarlo Corcillo e Fadia Bassmaji.