La variazione mensile dei prezzi (che misura gli aumenti rispetto al mese precedente) risulta pari a +0,3%. Sale il tasso tendenziale (che rappresenta l’aumento dei prezzi rispetto al corrispondente mese dello scorso anno): +1,7%. Stabile il tasso medio (che risulta dalla sintesi relativa a 24 mesi e
misura quindi l’inflazione più strutturale): +1,9%.


Sostanzialmente stabili i costi del settore alimentare che registra una variazione mensile del +0,1%. Il risultato complessivo è dovuto ad un effetto di compensazione tra gli andamenti dei diversi comparti. Troviamo infatti in aumento “Caffè, tè e cacao” (+0,8%), “Frutta” (+0,5%), “Pane e cereali” (+0,3%), mentre tra i cali maggiori segnaliamo quelli di “Pesci e
prodotti ittici” (-0,7%), “Altri prodotti alimentari (-0,6%) e “Ortaggi” (-0,3%). Il tasso tendenziale scende dal +2,4%, registrato lo scorso mese
di aprile, al +2,0%.

Alcuni rincari hanno invece interessato il capitolo dei “Trasporti” che registra la variazione mensile più elevata: +1,1%. Qui troviamo in aumento i carburanti e lubrificanti (+3,2% la variazione mensile della benzina, +1,0% quella del gas GPL e +0,9% quella del gasolio per auto), le riparazioni sui mezzi di trasporto ed i ricambi ed accessori auto e le autorimesse.

Anche il capitolo degli “Altri beni e servizi” ha registrato una variazione mensile piuttosto elevata: +0,6% seguita dal settore dei “Mobili ed articoli e servizi per la casa” (+0,5%).

Unico capitolo in diminuzione quello del settore ricreativo (-0,5%), dove segnaliamo tra i cali più significativi quelli degli apparecchi per la
ricezione e trasmissione del suono, delle manifestazioni sportive, degliimpianti di risalita, degli stabilimenti balneari, di giornali e periodici
e dei pacchetti vacanze tutto compreso.