Un’altra neo laureata dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia taglia un traguardo importante vincendo uno dei tre premi “Barriere invisibili e visibili: abbattute o costruite?” messi in palio dall’Università degli studi di Camerino, che ha indetto un singolare concorso, giunto alla sua quinta edizione, per segnalare tesi di laurea che affrontano gli aspetti della disabilità.

Il riconoscimento sarà assegnato alla carpigiana Veronica Padovani che grazie ad un apprezzata tesi (110 e lode) su “Decifrare il paesaggio: costruzione di un tema museale”, discussa con il prof. Ermanno Galli e con la dott.ssa Milena Bertacchini, ha conseguito nell’ottobre scorso presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia la laurea specialistica in Scienze per il Recupero e la Conservazione del Patrimonio Archeologico.

Il premio, consistente in un assegno di 1000 euro, sarà ritirato dalla giovane presso il Palazzo Ducale di Camerino domani, venerdì 1 giugno, nell’ambito del convegno “Disabilità. La quotidiana possibile integrazione”.

Il suo elaborato, valutato assieme a tante altre tesi finali di laurea, laurea magistrale, master, scuole di specializzazione ed elaborati di dottorato di ricerca, che hanno affrontato il tema degli ostacoli incontrati dai diversamente abili, ha posto in evidenza e analizzato compiutamente il significato del termine ‘barriere’, barriere che si innalzano nei loro confronti in ambito socio-culturale, tecnico-architettonico, comunicativo e informatico-tecnologico. Molto elogiata dalla giuria del Premio la sua originalità, innovatività, interesse e utilità per il Servizio Accoglienza Studenti Disabili.
Il premio di laurea verrà consegnato dal delegato del Rettore dell’Università degli studi di Camerino per la disabilità, prof. Alberto Cresci.