E’ indagato per favoreggiamento personale L.F., contitolare del bar Exodus di via Irnerio, nel centro del capoluogo emiliano dove l’altra notte, intorno all’1,30, due albanesi già noti alle forze dell’ordine, hanno iniziato una rissa finita con il loro ferimento a colpi di pistola, probabilmente da un loro connazionale tuttora ricercato.

Con gli investigatori della squadra mobile di Bologna non si è dimostrato molto collaborativo. Ai poliziotti avrebbe negato sia di aver visto la rissa sia di aver udito gli spari. Eppure i fatti sono avvenuti in parte nel suo locale e in parte in strada sempre davanti al suo bar.
Alla polizia L.F. ha raccontato di avere chiuso il locale intorno all’1.15. Sarebbe rimasto dentro però fino alle 4 circa per fare le pulizie di fine giornata e in tutto quel tempo ha spiegato di non essersi accorto di nulla.

Già ieri il bar è stato posto sotto sequestro probatorio per consentire i rilievi e non è escluso che il questore emetta nei suoi confronti un provvedimentro amministrativo. Come già avvenuto nel novembre 2005 quando il locale ebbe la sospensione della licenza per 15 giorni perchè ritrovo di pregiudicati e immigrati clandestini. Poi i gestori riuscirono ad aprire alcuni giorni dopo grazie a un ricorso al Tar.