Disciplinati, il biglietto ferroviario in mano sventolato in alto, dopo diversi colloqui e
contrattazioni sul prezzo del viaggio nell’atrio centrale della stazione i ‘no war’ e ‘no global’
bolognesi si sono avviati al binario 11 da dove – all’1.25 – e’ partito il Treno Espresso diretto a Roma Termini (orario previsto 12.15), che li porta alla manifestazione di protesta in occasione della visita romana del presidente americano Bush.

“Tutti a Roma, ale’ ale'” , uno dei cori alla
partenza, dal sapore di gita tranquilla, con l’aggiunta di qualche voce isolata piu’ arrabbiata “Contro la guerra imperialista, fermiamo Bush il vero terrorista!”. Tra i
manifestanti, molti i giovani, look alternativo con piercing quasi obbligatorio. Il prezzo comitiva e’ stato fissato da Trenitalia in 16 euro (32 andata e ritorno):
140 i bolognesi partiti con regolare biglietto, a cui si sono aggiunti diversi
altri gruppi e gruppetti: 120- 130 manifestanti provenienti da Milano, altrettanti provenienti dal padovano (per attendere l’arrivo di questi ultimi si e’ ritardata la partenza del treno), gruppi piu’ piccoli provenienti da Trento e da diverse
zone della provincia bolognese.
Su alcune entrate del treno, dei volantini in bianco e nero: “Strike War Express – Push Bush
out, treno di movimento a sottoscrizione”.