La “Corte della Ceramica” al Castello di Spezzano apre la sua attività 2007 con “Corollario di ceramiche”, mostra di Maria Concetta Bernardi e Veneria Richetti che sarà inaugurata sabato 16 giugno alle ore 17 e rimarrà aperta fino al 19 agosto nella Sala delle Battaglie, ogni sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 19.

Maria Concetta Bernardi, spezzanese, docente presso la scuola secondaria di prima grado Bursi, ha partecipato a mostre collettive di scultura e oggettistica raku e al Castello presenta “Finezze in raku”, tecnica che necessita di una attenta lavorazione, ricerca degli impasti adeguati, foggiatura dei pezzi al tornio e a mano, cottura e decorazione con smalti e metalli personalizzati. Determinante è la fase finale detta di “riduzione“ dove i pezzi vengono sottoposti a forte stress, e singolarmente, appena tolti dal forno ancora incandescenti, vengono subito coperti con segatura, (stracci umidi di olio, foglie secche o altri materiali). In questo modo si sottrae ossigeno e si ottengono brillanti effetti cromati e metallici, caratteristica tipica della ceramica Raku. Il termine Raku è giapponese e designa la ceramica utilizzata per versare e bere il tè: significa piacere, gioia, contentezza e felicità. I primi Raku furono prodotti a Kyoto nel XVI secolo dal vasaio Chojiro, ispirato dal maestro del tè Rikyu.

Anche Veneria Ricchetti è spezzanese e docente di scuola secondaria di primo grado, presso l’istituto “A. Ferrari” di Maranello. Ha collaborato con studi artistici del comprensorio ceramico e partecipato a mostre collettive di ceramica artistica. Al Castello espone “Monili in porcellana”.
Fu Marco Polo a riportare dalla Cina le prime relazioni dettagliate sulla fabbricazione della porcellana nel 1295, ma in Europa bisognerà attendere il 1673,quando Louis Poterat di Ruen elaborò la prima ricetta nota come “ pasta di Saint- Cloud” che diventerà internazionale con il nome di Porcellane di Sèvres. La “porcellana”, a base di argille composte da un colino eccezionalmente plastico e vetroso, ha ottime caratteristiche tecniche per ottenere elevati livelli estetici ad alto fuoco 1250°.

La Galleria delle Battaglie sarà la preziosa cornice della mostra, con il cinquecentesco ciclo di affreschi con le epiche imprese del duca estense Alfonso I.
I dipinti sono riemersi soltanto negli anni Ottanta, dopo essere rimasti dimenticati, per secoli, sotto strati di intonaci. La loro riscoperta, messa in luce dall’intervento di disvelamento e restauro terminato nel 1992, costituisce un momento importante ai fini dello studio di quel periodo storico. Gli anni dal 1527 al 1531 furono importanti per la casa d’Este; Alfonso I poteva riaffermare il riconquistato predominio sulla città di Modena. E’ senza dubbio da attribuirsi alla volontà di Enea Pio, negli anni dal 1510 al 1532, la realizzazione del ciclo pittorico, nel quale fece rappresentare le imprese più importanti di Alfonso I, alle quali aveva partecipato la famiglia Pio: dalla battaglia di Polesella (1509), alla presa della fortezza di Bastia, dominata dallo scontro tra lo spagnolo Pietro Navarro ed Alfonso I, ed infine alla famosa battaglia di Ravenna (1512).

Chi invece intenda proseguire un percorso di visita dedicato alla ceramica, troverà nel Castello di Spezzano l’interessante Museo di carattere tecnologico che documenta la peculiarità del territorio fioranese, la sua vocazione alla lavorazione dell’argilla dal Neolitico fino all’età Contemporanea. Il percorso espositivo ha un taglio didattico che favorisce il contatto diretto tra visitatore e oggetto, e vede la presenza di pannelli didascalici, plastici, ricostruzioni ambientali, e fornaci per la cottura dei manufatti ricostruite con l’ausilio dell’archeologia sperimentale. Potrà inoltre visitare le raccolte di ceramica d’arte contemporanea, che il Comune ha acquisito negli ultimi anni.