In preda a una gelosia ossessiva ha segregato in casa la fidanzata e, dopo averla picchiata e minacciata con un coltello, l’ha costretta a un rapporto sessuale contro la sua volonta’. Vittima una studentessa universitaria di 24 anni. Il fidanzato, R.P., bolognese di 33 anni, e’ stato fermato dai Carabinieri.


La vicenda e’ emersa nel tardo pomeriggio di ieri, dopo che al centralino del 112 e’ giunta la telefonata di un tassista che stava trasportando la ragazza, in stato confusionale e con varie ecchimosi su tutto il corpo. A chiedere aiuto al tassista era stata la stessa giovane, terrorizzata ma impossibilitata a chiamare personalmente le forze dell’ordine, perche’ controllata a vista dal fidanzato, che stava seguendo il taxi sulla sua auto. Dopo la segnalazione dell’autista, una pattuglia del nucleo radiomobile e’ intervenuta in via Corticella, alla periferia nord della citta’, bloccando sia il taxi che la vettura con a bordo R.P. L’uomo e’ stato portato in caserma, per accertamenti, mentre la studentessa e’ stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola, dove le sono state riscontrate diverse lesioni e segni di violenza sessuale.


Secondo quanto dichiarato dalla giovane l’aggressione sarebbe stata l’epilogo di una travagliata relazione sentimentale, iniziata alcuni mesi fa e da qualche tempo in crisi. Il fidanzato, che non avrebbe accettato la fine della storia, da alcuni giorni avrebbe tenuto ossessivamente sotto controllo la ragazza, seguendola ovunque. Ieri pomeriggio, dopo l’ennesimo litigio, l’avrebbe condotta nel suo appartamento e, con alcune percosse e sotto la minaccia di un coltello, avrebbe abusato di lei. Dopo la violenza, la ventiquattrenne ha chiesto di poter andare in taxi a casa propria, a prendere alcuni vestiti per cambiarsi. Lui ha acconsentito, ma a condizione di seguirla con la sua auto. Una volta sul taxi, la giovane ha poi chiesto all’autista di chiamare i carabinieri.

Il racconto della ragazza, e il coltello sequestrato a casa del fidanzato, hanno convinto gli investigatori e il Pm Rossella Poggioli a porre R.P. in stato di fermo, con le accuse di violenza sessuale, minacce aggravate, lesioni personali e sequestro di persona.