Viene illustrato oggi alla commissione consiliare Assetto e uso del territorio il masterplan sulla riqualificazione dell’area Officine Reggiane, che contiene le linee di indirizzo alla base del Concorso internazionale di progettazione. Il masterplan inoltre verrà presentato alla città in un convegno pubblico, che si terrà venerdì 22 giugno alle 15 alla Sala degli Specchi del teatro Valli.

Le linee guida contenute nel masterplan, approvate dalla giunta comunale il 30 maggio scorso, sono il risultato del lavoro del Gruppo tecnico pubblico-privato, istituito come previsto dal Protocollo d’intesa sottoscritto nel marzo 2006 dal Comune, dalla Provincia, dalla proprietà ossìa Luciano Fantuzzi, dalla Associazione industriali e dalle Organizzazioni sindacali.
Oggi, nella sala conferenze della Torre civica del Comune, alcune tematiche del masterplan sono state illustrate alla stampa dal sindaco Graziano Delrio, dall’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari e dall’architetto Antonio Malaguzzi del Centro cooperativo di progettazione, a cui è stata affidata l’elaborazione del masterplan. All’incontro era presente anche il dirigente dell’Area pianificazione strategica, Giordano Gasparini.

Un polo dell’innovazione
“La riqualificazione di quest’area – ha detto il sindaco Delrio – rappresenta un salto di qualità per Reggio, un’opportunità per realizzare una nuova economia per la città, basata sulla conoscenza e non più solo sull’arte del fare. Al centro della riqualificazione vi è la nascita, di competenza pubblica, di un Polo dell’innovazione che sarà sede di progetti di eccellenza legati alla ricerca e all’innovazione del territorio, guardando anche a relazioni con partner e scenari internazionali. In particolare, laboratori di ricerca, incubatori e spin off di imprese, con interesse verso la ricerca nei settori della bioarchitettura, del risparmio energetico e delle nuove fonti di energia rinnovabili. Significativo il luogo in cui si vuole sorga questo polo, le Officine Reggiane, per decenni centro di innovazione tecnologica e origine storica della nascita della piccola e media impresa locale”.
“Nei nostri intenti – ha proseguito il sindaco – vi è la nascita di un luogo di idee, che guardi alle giovani generazioni, ne valorizzi intelligenze, talenti, spirito innovativo agevolando e stimolando l’impegno di ricercatori e giovani imprenditori, in un contesto di alta qualità di vita e di servizi”.
L’Amministrazione comunale sta anche valutando la possibilità di introdurre agevolazioni tariffarie e fiscali dedicate a queste giovani generazioni. Non solo: si avrà un polo in grado di stabilire sinergie con il vicino Centro internazionale dell’Infanzia Malaguzzi e con l’Università di Modena e Reggio Emilia al San Lazzaro. Vi potranno trovare spazio eventi come la Biennale del paesaggio, il Festival di architettura e Fotografia europea, il digitale wireless.
L’area e la città
Fra i principali obiettivi urbanistici, illustrati dall’assessore Ferrari e dall’architetto Malaguzzi, fare del progetto Reggiane in una irripetibile occasione per estendere l’effetto città oltre i confini dei viali di circonvallazione, riconnettere i quartieri a nord e a sud della ferrovia, porre in relazione l’area con il contesto sociale, economico e urbanistico circostante, superando le barriere storiche, fisiche e psicologiche costituite prevalentemente dalla ferrovia. Sono previsti cinque fra sovrappassi e sottopassi ciclopedonali, in grado di collegare l’area con la zona stazione e le aree circostanti. Uno di questi passaggi supererà l’edificato della stazione ferroviaria, ponendo in collegamento piazzale Europa con piazzale Marconi, dando di fatto due accessi e due fronti alla stazione stessa. E’ previsto un grande viale che partirà dal Centro Malaguzzi, attraverserà il nuovo comparto Reggiane e, superato il viale del Partigiano, immetta nel parco del Rodano e nella zona aeroportuale. Riguardo alla viabilità, si prevede un sottopasso riservato ai mezzi pubblici fra la zona del centro di interscambio della mobilità e la circonvallazione; e ancora una nuova strada di penetrazione, dall’attuale rotatoria di via Agosti ai binari della ferrovia Milano-Bologna, che vengono costeggiati fino allo stesso centro di interscambio della mobilità di piazzale Europa. Ancora, è ipotizzata una strada parallela e alternativa alla via Emilia fino a San Maurizio.
Dei 260.000 metri quadrati dell’area, oltre 100.000 si prevede potranno essere ceduti al Comune.
“Riqualificare questo vasto quadrante della città – ha detto l’assessore Ferrari – significa incidere sull’intero assetto urbano e territoriale, sui suoi equilibri futuri e su una più ricca socialità, in un’area che presenta varie problematiche. Per questo il progetto deve avere un respiro europeo e ricercare un ampio consenso, quale presupposto essenziale per il successo di operazioni di questa scala, inusuali per Reggio Emilia”.
Memoria, terziario avanzato e socialità
Particolare attenzione è stata posta verso la salvaguardia del tema della memoria, conservando non solo la struttura urbanistica dell’area, ma anche i complessi di edilizia industriale di maggior interesse. Si prevede una sede museale/parco della scienza per promuovere il patrimonio archivistico delle Officine Reggiane.
Relativamente alle funzioni, il masterplan prevede una serie di funzioni tipiche del terziario avanzato, con una forte integrazione delle diverse funzioni pubbliche e private: la residenza dovrà essere interpretata come funzione di presenza costante di persone nell’area, e di non abbandono nelle ore notturne, e dedicata in particolare a ospitare studenti e ricercatori, in un’idea innovativa di qualità dell’abitare.
L’analisi
Nella fase di analisi e definizione del masterplan, redatto dal Centro cooperativo di progettazione, ci si è avvalsi del contributo dello studio Isola Architetti, dell’architetto Dennis Frenchman, professore del Mit di Boston, del professor Giandomenico Amendola della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e dell’architetto Andreas Kipar. Il percorso è stato poi ricco di studi, quali la ricerca e l’analisi di casi studio italiani europei relativi alle aree di trasformazione urbana, culminato nel convegno “Le Reggiane, area strategica tra vecchia e nuova identità urbana”, i Forum di novembre e dicembre 2006 dedicati ai temi dell’innovazione e della Memoria, il workshop internazionale della Università di Ferrara e dei Politecnici di Catalogna e di Monaco di Baviera, i cui esiti sono stati presentati a Reggio nel marzo scorso.
Le prossime tappe: dal confronto partecipato al Piano di riqualificazione urbana

Dopo l’approvazione da parte della giunta, il masterplan è ora al centro di un percorso di confronto con la città. Venerdì 22 giugno alle 15 sarà al centro del convegno che si terrà al teatro Valli, al quale sono invitati i progettisti coinvolti e i referenti del Gruppo misto pubblico-privato di lavoro.
A partire da settembre, dopo avere concluso la prima parte di confronto e approfondimento con la città e aver raccolto valutazioni e pareri, inizierà la nuova fase di lavoro prevista dall’Accordo di programma, con la definizione delle procedure e dei contenuti per la promozione di un Concorso internazionale a inviti, che avrà come riferimento il masterplan approvato. La scelta del progetto vincitore avrà come esito conclusivo la discussione e l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Pru-Piano di riqualificazione urbana e del relativo accordo di programma.