Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale è stato approvato il regolamento di telefonia mobile, strumento volto ad assicurare il corretto insediamento urbanistico – territoriale delle stazioni radio base di telefonia mobile al fine del conseguimento degli obiettivi di salvaguardia paesaggistica e ambientale, quest’ultima intesa come minimizzazione dell’ esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.

“ Il cammino per giungere alla adozione di questo regolamento, dice l’assessore all’ambiente Alberto Lodi, è stato lungo poiché preceduto da diversi incontri con le forze politiche, con la cittadinanza, con ARPA e USL, quali organi tecnici direttamente coinvolti in proposito e con i gestori di telefonia mobile. Un percorso volutamente molto partecipativo data l’importanza e la delicatezza dell’argomento poiché, sebbene del servizio di telefonia mobile tutti quanti beneficiamo, è pur vero che l’ installazione delle antenne suscita spesso preoccupazioni, quando non proteste dovute il più delle volte a carenze di informazione.

Da ricordare che un regolamento non è un obbligo, ma una facoltà che ai Comuni viene attribuita dalla Legge Quadro 36/2001 e che consente ai medesimi di avere un seppur limitato potere discrezionale nella gestione di questa complessa materia”.

Successivamente all’ adozione, il regolamento è stato depositato presso l’Albo Pretorio affinché chiunque possa prenderne visione e presentare osservazioni in un periodo di 30 giorni, al termine del quale si procede all’ approvazione definitiva
È importante infine rilevare l’appello fatto in sede di consiglio da parte di tutte le forze politiche in ordine alla opportunità di avviare, in collaborazione con le scuole, una campagna di sensibilizzazione riguardo all’uso improprio del telefonino. Questo in una ottica di tutela della salute ma anche e soprattutto per promuoverne un uso maggiormente discreto che eviti che un oggetto che indubbiamente rappresenta una conquista tecnologica in tema di comunicazione, si trasformi, come spesso accade, in uno strumento di disturbo e di scarso rispetto verso la tranquillità del prossimo.