Due arrestati in flagranza di reato, venti indagati per divulgazione di materiale pedo-pornografico, decine di computer e centinaia di supporti informatici sequestrati, sono l’esito dell’ultima operazione, denominata “Taras’ take over”, volta al contrasto del fenomeno della pedo-pornografia on-line, portata a segno dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia.

Il blitz ha visto impegnati centinaia di poliziotti nelle regioni: Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Piemonte ed ha consentito di sequestrare copioso materiale di pornografia minorile.

L’indagine è frutto di una complessa attività sottocopertura che per mesi i poliziotti della Postale di Venezia hanno svolto nella Rete fingendosi pedofili. Gli investigatori hanno indagato su uno dei servizi di comunicazione via Chat più utilizzato dagli internauti, che nella circostanza veniva fruito come strumento per veicolare in tempo reale materiale pornografico prodotto mediante l’utilizzo di minori.

L’analisi del materiale rinvenuto, svolta nell’immediato dagli esperti della Polizia Postale, ha consentito di arrestare in flagranza di reato due soggetti, trovati in possesso di veri e propri archivi di materiale pornografico avente per protagonisti bambini costretti a subire violenze sessuali ad opera di adulti o di altri minori.