Nuovo battesimo per l’Atrio del Palazzo del Rettorato dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Si sono conclusi i lavori di recupero e pulitura che hanno interessato nelle scorse settimane i busti e le iscrizioni che ne adornano i muri, testimonianza della vivacità culturale e scientifica espressa nei secoli dall’Ateneo emiliano.

Restituiti al loro originario aspetto i busti e le iscrizioni, che adornano l’Atrio del Palazzo del Rettorato dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Attraverso il generoso contributo e la sensibilità dimostrati nei confronti del patrimonio culturale cittadino dal Lions Club Modena Estense e dai Lions Club della Provincia di Modena, quelle testimonianze sono state oggetto nelle scorse settimane di un accurato e meticoloso intervento di pulitura che finalmente ne consente un lettura autentica e rappresentativa dello sforzo artistico e del significato che vogliono raffigurare e consegnare alla nostra memoria.

I busti e le iscrizioni, infatti, sono espressione delle eccellenze scientifiche raggiunte in varie discipline dalla nostra Università fin dal secolo XVII: nella medicina, come ricordano i busti di Bernardino Ramazzini e di Antonio Scarpa, nelle scienze naturali con il busto di Lazzaro Spallanzani, nelle discipline storico- umanistiche con il busto di Ludovico Antonio Muratori, nella fisica con il busto di Giambattista Venturi, nell’astronomia e nell’ottica con il busto di Giambattista Amici e nelle discipline giuridiche, come ricorda l’iscrizione di Giuseppe Maria Bondigli.

Sono in tutto dieci le testimonianze che trovano collocazione nell’Atrio del settecentesco Palazzo di via Università a Modena. Accanto ai busti trovano spazio e rivestono rilevante significato storico anche due iscrizioni di bronzo collocate a destra e a sinistra dello scalone di accesso all’Aula Magna e che ricordano l’una, la conclusione della prima Guerra mondiale, e l’altra, datata 24 maggio 1920, coloro che morirono durante la Grande Guerra o successivamente per infermità causate dal conflitto stesso.

Scelto come “service” per il ventisettesimo anno di attività del Lions Club Modena Estense l’intervento di recupero e pulitura è stato affiancato da un’attività di studio e diagnosi sui busti e le iscrizioni ad opera dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Ateneo, che hanno indagato sui materiali e rilevato lo stato conservativo delle opere.
In occasione della inaugurazione dell’Atrio, l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia sempre grazie alla generosa collaborazione del Lions Club Modena Estense ha realizzato un opuscolo dal titolo “Riscopriamo l’Atrio”. Per i contributi redazionali contenuti ci si è avvalsi del paziente lavoro di ricerca storica di alcuni studenti dell’Ateneo, in particolare del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali e della laurea specialistica in Progettazione e Gestione di attività culturali, che ha consentito di ripercorre le fasi dei lavori e tracciare una breve biografia dei docenti più noti rappresentati attraverso i busti e dei principali avvenimenti storici ricordati attraverso le iscrizioni murarie.