Buone notizie per gli autisti virtuosi e pessime per chi usa il telefono alla guida, raddoppiano infatti da due a quattro i punti ‘bonus’ per la patente di coloro che, durante l’anno, non hanno commesso infrazioni che ne avrebbero comportato la decurtazione mentre aumentano le sanzioni per chi usa il telefono in modo scorretto. E’ il risultato dell’approvaizone, alla Camera, di un emendamento di Simone Baldelli di Forza Italia che modifica il codice della strada.


Per chi parla al telefonino o ascolta musica in cuffia mentre guida ci sarà una multa da 148 a 594 euro e sarà possibile la sospensione della patente da uno a tre mesi. La sospensione, viene stabilito, scatterà qualora lo stesso soggetto sia recidivo e compia la stessa violazione in un biennio. Chi verrà trovato a guidare parlando al cellulare o ascoltando musica in cuffia, però, non perderà più cinque punti sulla patente come prevede la normativa vigente.

Giro di vite anche per chi guida senza patente: si rischierà l’arresto fino ad un anno, ma solo in caso di recidiva, l’Aula della Camera ha inserito questo comportamento tra i reati penali. Fino ad ora la guida senza patente veniva punita solo con una sanzione amministrativa da 2.257 a circa 9 mila euro. Accanto all’arresto, che si applica solo ai soggetti che abbiano compiuto la violazione due volte nel corso di un biennio la sanzione pecuniaria rimane, anche se lievemente minore.

Inoltre chi ha la patente da meno di tre anni non potrà mettersi al volante di motocicli con potenza superiore a 25kW e ad auto più potenti di 60 kW: in pratica dovrà limitarsi a guidare solo le utilitarie. Arrivano poi revisioni obbligatorie della patente per i principianti che abbiano commesso incidenti gravi e, in generale, per chi dopo un incidente ha avuto la patente sospesa per almeno due mesi.

Alla Camera sono state introdotte anche multe più salate per chi ‘trucca’ i motorini trasformando i ‘cinquantini’ in piccoli bolidi. Chi fabbricherà o venderà ciclomotori che superano il limite dei 45 km all’ora rischierà ora di pagare da 1.000 a 4.000 euro di sanzione amministrativa, mentre chi li modifica successivamente dovra’ pagare da 148 a 594 euro.

Il Parlamento ha anche deciso che la pubblicità di automobili e motociclette non potrà più far riferimento alla velocità da essi raggiunta sulla base dell’articolo 26 del testo di riforma. Toccherà all’Authority per la concorrenza l’accertamento della violazione di questo divieto, che costerà da 50 a 500 mila euro: somme che saranno destinate a finanziare iniziative di educazione stradale e campagne di informazione e prevenzione sulla sicurezza stradale.

Ancora chi omette di prestare soccorso sulle strade perché è ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti rischia l’arresto da tre ad otto anni (articolo 15). Se c’è recidiva, la pena può salire fino a 10 anni. Aumenta anche la pena (sarà da 2 a 6 anni, attualmente è da 1 a 5) per l’omicidio colposo se chi ha investito una persona è ubriaco o drogato, e quella per le lesioni personali colpose (un terzo in più al responsabile).

Infine chi dovrà essere arrestato perché guidava in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe potrà essere affidato ai servizi sociali in alternativa al carcere: ad esempio, per assistere le vittime di incidenti stradali (articolo 19).