Benin, Ghana, Niger, Messico e Tanzania. Sono alcuni Paesi nei quali la sezione dell’Emilia Romagna dell’IAHM (Associazione Internazionale per la Medicina Umanitaria) ha deciso di impegnarsi con progetti umanitari che hanno l’obiettivo di migliorare anche le condizioni sanitarie. Il progetto coinvolge associazioni che da tempo lavorano già in questi territori come l’associazione “Africa Libera” di Carpi e la Caritas del Benin per raggiungere gli obiettivi del moderno spirito di umana solidarietà

La sede regionale dell’IAHM è stata inaugurata questa mattina presso l’Ospedale “Ramazzini” di Carpi. L’associazione è presieduta dal professor Giuseppe Masellis, direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia/Salute donna dell’Azienda USL di Modena. La sezione carpigiana nasce con l’intento di coinvolgere attivamente, per la prima volta, il nostro territorio in progetti internazionali di sostegno ai Paesi in via di sviluppo, attraverso attività formative, sanitarie e parasanitarie riconosciute e sostenute dal Ministero degli Esteri.

All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente Internazionale IAHM S. W. A. Gunn, il Direttore Generale IAHM Michele Masellis, il Direttore Sanitario Azienda USL di Modena Andrea Guerzoni, l’onorevole Manuela Ghizzoni e numerose autorità locali. Oggi è stata consegnata dal Prof. Gunn a Suor Léonine Dochamou, Segretario Generale Caritas del Benin, la lettera di accettazione per l’apertura di una sezione dell’IAHM nel Benin. Il professor Masellis ha illustrato i progetti dell’associazione.

La International Association for Humanitarian Medicine (IAHM) è un’organizzazione non governativa e no-profit fondata nel 1984 presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e nel 2006 dall’ONU come Ong (Organizzazione non governativa).

L’IAHM ha già attive diverse sedi operative in Grecia, Israele, Libano, Egitto, Austria e Repubblica Ceca e, per l’Italia, a Palermo dov’è la sede della Direzione Generale. L’associazione ha vissuto nella nostra provincia una delle sue tappe fondamentali della sua crescita e sviluppo. Infatti, nell’aprile 2002 è stato organizzato a Modena, in collaborazione con il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia/Salute Donna, il simposio internazionale su “Diritto alla Salute ed Azione Umanitaria”.

L’associazione é principalmente impegnata della gestione di pazienti provenienti dai Paesi in via di sviluppo, che necessitano di trattamenti altamente specialistici che non possono essere eseguiti nelle strutture sanitarie dei rispettivi paesi. Sinora sono stati 21 i pazienti trattati, interessati da gravi patologie di cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia polmonare, chirurgia ricostruttiva ed ortopedia.


“Come sezione regionale abbiamo ricevuto diversi contatti per poter iniziare una progettualità in ambito ostetrico ginecologico in diverse aree del mondo – spiega il professor Giuseppe Masellis. Per fare fronte a queste richieste si costituirà un team di professionisti emiliano romagnoli che adeguatamente formato potrà in seguito operare nei Paesi più sfortunati”.

Progetti e attività per il 2007e il 2008
Benin. In collaborazione con la responsabile della Caritas del Benin si sta provvedendo ad una analisi delle necessità e bisogni per elevare la cultura sanitaria, in particolare in ambito materno infantile. In questo Paese è prevista a breve l’apertura di una sezione dell’IAHM.
– Ghana. In collaborazione con l’Associazione “Africa Libera” di Carpi, che da tempo lavora attivamente nel territorio di Nkoranza, l’obiettivo è la costruzione del reparto maternità e la dotazione di adeguate attrezzature necessarie per il funzionamento del comparto operatorio e della degenza per mamme e bambini. Il progetto prevede inoltre scambi tra il Ghana e l’Italia per la formazione degli operatori.
– Messico. L’attività sarà svolta in collaborazione con “Alfabeti”, associazione non a scopo di lucro con sede a Genova che da tempo segue le dinamiche socio sanitarie che si svolgono nella regione del Mexico denominata Los Altos de Chiapas. Anche in questo territorio c’è un irrinunciabile necessità: portare l’assistenza sanitaria in ambito ostetrico ginecologico con la costituzione di un ambulatorio e la formazione del personale.
– Niger. In collaborazione con l’Associazione “Africa Libera” di Carpi (Modena) e l’associazione “Dawa” che lavorano territorio del Niger, dopo aver avuto un contatto con l’Ambasciatrice è stata inoltrata all’IAHM la richiesta di intervento in termini di formazione del personale e di fornire attrezzature sanitarie.
– Tanzania. Con la collaborazione di professionisti che già da tempo operano in questo Paese la sezione Emilia Romagna si impegna ad attuare un progetto finalizzato alla preparazione del personale medico e paramedico locale in ambito ostetrico ginecologico.