Mario Cardone, Consigliere comunale Gruppo Misto a Sassuolo scrive a Patrizia Barbolini Presidente del Consiglio Comunale sassolese in merito alla presentazione dei dati di bilancio dell’Ospedale di Sassuolo.

Gent/ma Signora Presidente



Ho letto il resoconto del Consiglio Comunale del 26 giugno ed in particolare la parte riguardante le relazioni del Sig.Sindaco e del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale,anche in rappresentanza della stessa Azienda quale azionista di maggioranza della società Ospedale di Sassuolo spa.


Come Lei sa nel mese di maggio u.s. lo scrivente aveva richiesto una discussione in Consiglio Comunale,alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria,per conoscere e commentare i dati di bilancio dell’Ospedale di Sassuolo,apparsi sulla stampa, ed a mio parere eccessivamente ottimistici, autocelebrativi e da mettere a confronto con il parere dei cittadini che spesso trovano spazi di critica grazie alla stampa locale.


Il tale sede Le partecipai il parere che certi dati riguardanti strutture importanti come un ospedale,anche se stanno prevalendo logiche privatistiche, dovrebbero essere portati a conoscenza degli organi istituzionali e nel caso di specie i Consigli Comunali.
Infine Le chiesi di avere copia del bilancio chiuso al 31 dicembre 2006,nota integrativa e relazione del Presidente del C.d.A.

Ebbene! Non avendo ricevuto i documenti richiesti non ho voluto partecipare alle autocelebrazioni, come riportato dalla stampa.

Non è più tollerabile che i dati di bilancio di una struttura come l’ospedale vengono portati preventivamente all’attenzione della stampa prima di partecipare le istituzioni e per di più tale documento non viene fornito,in tempo utile ad un rappresentante dei cittadini?


Come si poteva entrare nel merito dei risultati della gestione dell’ospedale senza avere visionato ed analizzato il bilancio?


L’esperienza di come si possono manipolare i dati gestionali di un bilancio è data proprio dal bilancio 2005 dell’ospedale di Sassuolo.


La perdita civilistica ammontante ad € 1.607.473,00 fu mitigata da ammortamenti calcolati al 50% ma con debiti che superavano di 5 volte il patrimonio netto,un azienda privata avrebbe dovuto portare i libri in Tribunale!
Nel 2006 si dice che vi sia stato un utile civilistico,ma i debiti a quanto ammontano in rapporto al patrimonio netto?


Credo sia a Sua conoscenza Sig/ra Presidente che in sede di conferimento in occasione di un aumento di capitale le attrezzature mediche e strumentario di provenienza Villa Fiorita furono valutate,nel 2005, € 1.840.968,27 mentre le stesse provenienti dal vecchio ospedale di Sassuolo furono valutate € 2.719.163,57 !!!!!


Questa assurdità contabile,che come Lei sa, influenza i risultati degli anni successivi,per non parlare della partecipazione al capitale.


Esempio:

-TAC collaudata nel gennaio 2005 valore di carico € 420.000,00 ad ottobre 2005 è stata valutata € 369.820,15
-Tomografo a Risonanza magnetica collaudato nel gennaio 2005 valore di carico € 840.000,00 ad ottobre 2005 è stato valutato € 739.640,30.


Nel marzo 2002 in risposta ad una interrogazione l’allora Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria valutò le 757 attrezzature presenti presso il vecchio ospedale di Sassuolo € 8.548.395,00.
Sig/ra Presidente i poteri di controllo di un Consiglio Comunale dove sono andati a finire,visti i debiti accumulati dalle Azienda Sanitarie e guarda caso Modena è ai primi posti per l’indebitamento.?



E’ stato chiesto al Sig.Direttore Generale il costo per punto DRG prodotto dai diversi ospedali della provincia di Modena riferiti all’anno 2006 atteso che nel 2005 il costo,riferito al vecchio ospedale, fu quantificato in € 3.507,00.?

E quel medico, Consigliere Comunale, che si è unito al coro dei magnificatori,che lavora con incarichi importanti nella struttura ospedaliera, ha messo in evidenza la separazione e quindi la mancata integrazione tra la organizzazione di provenienza pubblica e quella di provenienza privata? Con un pochino di attenzione bastava chiederlo a propri collaboratori di reparto che gli avrebbero dato una risposta esaustiva,anche su nutro dubbi che l’avrebbe detto in Consiglio Comunale.

Sappiamo che la sanità drena risorse dal bilancio dello Stato per € 100 miliardi senza contare gli altri 40 miliardi, stimati, a carico dei cittadini che pagano di tasca propria le inefficienze del settore.
Se poi non è possibile disturbare il manovratore spero che gli stessi cittadini diano le indicazioni opportune per mettere in moto altri strumenti di controllo,ovviamente sempre istituzionali.



Con i più distinti saluti



Mario Cardone Consigliere Comunale Gruppo Misto