Far convivere sviluppo economico e tutela dell’ambiente? Si può. Lo testimoniano le prime sei
realtà che hanno ricevuto il marchio di qualità dal Consorzio di gestione del Parco del Frignano. Sono l’Agriturismo del Cimone La Palazza, le associazioni di guide ambientali Genius Loci ed Eco, le due guide Riccardo Sedola e Corrado Testi e l’azienda Sem – Sorgenti Emiliane Modena, una delle maggiori realtà produttive dell’Alto Appennino che ad Ospitale di Fanano produce acque minerali.

ll marchio “Fornitori di qualità ambientale del Parco del Frignano” è destinato a tre settori economici: agricoltura (attività agricole e agriturismi), strutture ricettive (alberghi, ristoranti, campeggi, bar) e servizi di guida (ambientale escursionistica e turistica). Un’iniziativa che rientra nel percorso di certificazione di qualità del Parco del Frignano e che ha l’obiettivo di rendere più riconoscibili le strutture che si impegnano volontariamente a ridurre l’impatto ambientale della propria attività oltre ad incentivare in tutto il territorio l’utilizzo di produzioni rispettose della natura circostante. Qualificando in questo modo anche l’offerta turistica del territorio.

Per ognuna delle tre categorie (agricoltura, strutture ricettive e servizi di guida) occorre possedere determinate caratteristiche per potersi certificare, e nel corso dei tre anni successivi i soggetti si impegnano a rispettare i criteri per poter mantenere il marchio: criteri che alla fine del periodo diventano più severi, in un’ottica di continuo miglioramento. Ad esempio, per poter mantenere la certificazione le guide devono organizzare iniziative con i mezzi pubblici; le strutture ricettive devono utilizzare almeno il 40% di detersivi certificati con marchi ecologici; agli agricoltori si chiede di preservare zone di particolare interesse ambientale. Anche se non era prevista una categoria per le aziende, il marchio è stato dato anche alla Sem, che sostiene le attività culturali e promozionali del Parco del Frignano e ha già ottenuto certificazioni di qualità ambientale. “Ci sembrava giusto avere anche questa certificazione del Parco – spiega l’amministratore delegato di Sem, Marcello Fiorani – perché dimostra che possiamo lavorare in una zona così bella senza alterarla”.