Il Comune di Modena non ha modificato il progetto di realizzazione di microaree nomadi, dopo l’ottenimento del contributo regionale nel 2005: lo ha spiegato in Consiglio comunale l’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti rispondendo a un’interpellanza presentata dal consigliere Mauro Manfredini della Lega Nord.

“Desidero conoscere”, ha chiesto Manfredini “il modo in cui il progetto del Comune è stato modificato e i motivi per cui 4 microaree costeranno 200 mila euro e 3 microaree ne costeranno 670 mila”.

L’assessore Maletti ha spiegato che “Il contributo regionale non è stato e non verrà utilizzato per altre opere, se non quelle previste nella delibera: 3 aree di sosta, ognuna composta da 2 spazi per 2 famiglie allargate nella zona di via Baccelliera angolo via Gherbella. Si realizzeranno poi altre 4 aree provvisorie, la cui posizione è da definire, che sono interamente finanziate dal Comune e inserite nel bilancio preventivo 2007. Le 4 aree provvisorie che sono ancora da individuare costeranno meno delle altre 3 aree, perché queste ultime sono sistemazioni definitive per 6 famiglie allargate. Nelle microaree provvisorie si eseguiranno lavori di urbanizzazione di minore impatto e minori costi”.

Nel dibattito è intervenuto anche Dante Mazzi, affermando che lo stanziamento di denaro pubblico per i nomadi è eccessivo e discutibile in quanto “tutti i cittadini provvedono a proprie spese alla sistemazione dei propri alloggi”.
Mauro Manfredini si è detto non soddisfatto della risposta è ha deprecato “la grande confusione e la scarsissima chiarezza nelle scelte dell’Amministrazione”.