Uno studio retrospettivo dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia individua i fattori di rischio di morte nella popolazione anziana in coincidenza di persistenti situazioni climatiche di calura. Lo ha realizzato la Cattedra di Geriatria diretta dal prof. Gianfranco Salvioli. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Gerontology.

L’estate 2003 è ricordata negli annali di Modena per un’eccezionale ed insistente ondata di calore in coincidenza della quale sono deceduti un insolito e più alto numero di anziani di età superiore ai 70 anni.



La singolarità di questo evento è diventata oggetto di uno studio retrospettivo condotto dai ricercatori della Cattedra di Geriatria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, diretta dal prof. Gianfranco Salvioli, denominato “Progetto Argento” e pianificato per stabilire i fattori di rischio di morte in eccesso che si ebbero durante il mese di agosto. La qualità di questo studio e l’originalità dell’approccio seguito, che fonda su un’analisi multivariata, ovvero che mette in relazione informazioni anagrafiche, cliniche, sociali ed ambientali, ha suscitato l’interesse della comunità scientifica ed i risultati sono recentemente stati pubblicati sul Journal of Gerontology, una delle più autorevoli riviste internazionali in ambito medico geriatrico.



Lo studio retrospettivo caso-controllo, supportato dal “Centro di Valutazione e Ricerca Gerontologica” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dal Comune di Modena, dall’Azienda USL di Modena e sostenuta finanziariamente da una adeguato service del Lions Club Modena Wiligelmo, ha riguardato 394 anziani di Modena di età superiore ai 70 anni di cui 197 deceduti (casi) e 197 sopravvissuti (controlli).



L’indagine

Con un questionario appropriato si sono raccolte informazioni riguardanti le caratteristiche anagrafiche, cliniche (le notizie sono state ottenute dai medici di famiglia e dai famigliari), sociali, ambientali (particelle PM10, ozono, temperatura, umidità) degli anziani studiati; analogamente sono state stabilite le cause di morte del gruppo dei casi ricorrendo alla certificazione ISTAT.



I risultati

Dall’analisi dei dati è emerso che gli anziani deceduti erano più frequentemente ospiti di strutture per anziani e ricorrevano a diverse forme di assistenza anche sanitaria; i deceduti erano più anziani, presentavano un quadro clinico più grave e una maggior disabilità: in particolare erano cognitivamente più compromessi, assumevano un numero maggiore di farmaci e avevano avuto frequenti ricoveri ospedalieri. Oltre a questi risultati, l’analisi multivariata ha mostrato una più elevata mortalità dei pazienti che avevano trascorso l’estate a Modena invece che in villeggiatura.



“L’individuazione dei maggiori fattori di rischio di morte degli anziani sottoposti da un’importante ondata di calore e quindi dei fattori predittivi di mortalità come l’utilizzazione dei servizi sanitari, l’alta comorbilità e un maggior grado di disabilità con compromissione di almeno una delle attività di vita quotidiana, – annuncia il prof. Gianfranco Salvioli, docente di Geriatria all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – consentirà, in presenza di un’adeguata banca dati, di identificare i soggetti più fragili sui quali intervenire tempestivamente per prevenire gli eventi sfavorevoli che portano a morte”.



Uno dei traguardi raggiunti con questa ricerca è la sempre auspicata, ma raramente realizzata, collaborazione tra le diverse professionalità che si occupano dell’anziano: l’Università, i servizi sanitari territoriali, il Comune di Modena e i Medici di medicina generale, l’ARPA.



“Ancora una volta – commenta il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani – l’Ateneo è riuscito nell’intento di promuovere e raccogliere eterogenee competenze, di espressione anche non accademica, ed è riuscito a finalizzare a scopi sociali e sanitari la sua ricerca. Solo grazie a questo tipo di collaborazione è possibile ottenere risultati scientificamente validi che possano trovare applicazione nella pratica clinica quotidiana e fornire soluzioni preventive ai tanti e frequenti problemi delle persone più anziane e disabili”.



Progetto Argento


“Il progetto ARGENTO: uno studio retrospettivo sulla mortalità della popolazione anziana durante l’ondata di calore dell’estate 2003 a Modena” è il titolo della ricerca completata con successo con la collaborazione di numerose entità culturali della città di Modena.
Gli autori della ricerca sono stati:
Micaela Foroni, Gianfranco Salvioli, Rita Rielli, Carlo Alberto Goldoni, Giuliano Orlandi, Stefano Zauli Sajani, Andrea Guerzoni, Cristina Maccaferri, Ghassan Daya e Chiara Mussi.

La loro appartenenza è di seguito indicata:
1Cattedra di Geriatria e Gerontologia, Università di Modena e Reggio Emilia, 2 Servizio di Epidemiologia e Statistica, Distretto n° 3, AUSL di Modena, 3 Comune di Modena Servizio Demografico; 4ARPA (Agenzia Regionale per la Prevenzione Ambientale, Regione Emilia Romagna), 5Distretto n° 3, AUSL of Modena; 6 Federazione Italiana Medici Medicina Generale (FIMMG).



Titolo originale della pubblicazione: “A RETROSPECTIVE STUDY ON HEAT-RELATED MORTALITY IN AN ELDERLY POPULATION DURING THE 2003 HEAT WAVE IN MODENA, ITALY: THE “ARGENTO PROJECT”. Foroni M, SalvioliG, Rielli R, Goldoni CA, Orlandi G, Zauli Sajani S, Guerzoni A, Maccaferri C, Daya G, Mussi C
Journal of Gerontology MEDICAL SCIENCES, 2007; 64 A : 647-51