E all’apertura della immatricolazioni per l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia arriva la raccomandazione del quotidiano milanese ‘Il Sole 24 Ore’ che colloca il polo di Modena-Reggio Emilia al top dell’eccellenza accademica tra gli Atenei pubblici.

E’ questo il risultato dell’indagine annuale che il quotidiano conduce sulla qualità universitaria, redatta sulla base dei dati 2006 del Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario – Convsu.

“Anche senza voler enfatizzare questo risultato, che certamente ci lusinga, – afferma il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Gian Carlo Pellacani – credo vada sottolineato il fatto che ormai stabilmente, comunque si compilino queste classifiche, il nostro Ateneo si trova sempre ai vertici dell’eccellenza. Certamente non mancano ritardi, ma una cosa è certa: la partecipazione economica maggiore che chiediamo agli studenti ed alle loro famiglie e al territorio è reinvestita per qualificare i servizi ed i sostegni alla didattica e per onorare nel migliore dei modi quel contratto che sottoscriviamo coi giovani che arrivano da noi, accompagnandoli efficacemente nel loro percorso fino alla laurea. Il risultato è evidente. In termini di produttività i nostri iscritti hanno le performance migliori”.

Per ricavare la propria pagella il Sole 24 Ore ha impiegato sette indicatori di qualità, che consentono di descrivere e cogliere tutti gli aspetti principali della vita universitaria, dalla forza di attrazione nei confronti degli studenti migliori alla consistenza del corpo docente.

“Sono termometri – precisano dalla redazione del quotidiano – che favoriscono le offerte formative più circoscritte, meglio se concentrate su corsi scientifici o medicina, che in genere vantano curricula più regolari e una maggiore capacità di attrazione degli studenti”.

E’ un modo rigoroso, quello applicato dal quotidiano, per agevolare i giovani studenti nelle loro scelte e, soprattutto, le matricole che si apprestano a fare il loro ingresso nel sistema universitario. E per sciogliere le ultime riserve e compiere una scelta meditata il quotidiano milanese propone una sua lettura dell’eccellenza, che guarda verso l’efficienza ed il contesto didattico nel quale si svilupperà il percorso delle future matricole.

Sono 7 i parametri considerati dal Sole 24 Ore: 1) le matricole con voto alto di maturità (> 9/10); 2) immatricolati da fuori regione; 3) rapporto tra studenti in corso/docenti di ruolo; 4) dispersione, ovvero mancate iscrizioni al secondo anno; 5) iscritti che non fanno esami nel corso dell’anno; 6) laureati in corso (esclusi e precoci); 7) capacità di autofinanziamento esterno dell’Ateneo.
Per ognuno dei sette indicatori viene stilata una classifica. Al primo classificato sono attribuiti 200 punti, agli altri un punteggio proporzionalmente discendente fino allo zero dell’ultimo posto. Il punteggio totale è dato dalla somma dei punteggi nelle graduatorie relative ai singoli indicatori.
Ebbene combinando i vari punteggi parziali l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia viene ad assommare un punteggio di 1.122,8 punti, che gli vale la prima posizione assoluta tra gli Atenei pubblici, davanti al Politecnico di Milano, secondo con 1.098,3 punti, e a Parma, terza con 1007,1.

Analizzando nel dettaglio il risultato trovano pienamente conferma le affermazioni del Rettore. Gli iscritti modenesi-reggiani sono quelli più attivi, ovvero il loro Ateneo è quello con la minor percentuale di studenti che non hanno sostenuto esami nel corso del 2006, e quelli che si laureano più massicciamente in corso, anche perché vi arrivano una buona percentuale di studenti con alti voti di maturità (nona migliore performance assoluta tra i pubblici), è piuttosto equilibrato il rapporto tra studenti in corso e docenti di ruolo ed è contenuto il numero di coloro che non rinnovano l’iscrizione al secondo anno.