Verrà allestita domani, mercoledì, dalle 9.30 alle 12.00, nella Protomoteca del Campidoglio, la camera ardente per Michelangelo Antonioni, scomparso a 94 anni.

A dare l’ultimo addio al grande regista – informa una nota del Campidoglio – ci saranno familiari, amici e colleghi del mondo del cinema. Successivamente la salma sarà trasferita a Ferrara, città natale del regista, dove giovedì alle 9.30, nella Basilica di San Giorgio fuori le Mura, si terranno i funerali.

Dopo la cerimonia il corteo funebre si dirigerà alla Certosa per la tumulazione della salma nell’area monumentale dello storico cimitero cittadino.

Antonioni è morto ieri sera, verso le 20. Si è spento serenamente in casa, su una poltrona, con accanto la moglie Enrica Fico.

Il ricordo del Sindaco di Bologna, Sergio Cofferati e del Presidente della Cineteca di Bologna, Giuseppe Bertolucci
Il Comune di Bologna, la Cineteca e il suo pubblico appassionato ricordano con amore, gratitudine e ammirazione Michelangelo Antonioni e Ingmar
Bergman, scomparsi lo stesso giorno nel grande buio che per mezzo secolo hanno illuminato con lo splendore delle loro immagini.
Un ricordo particolarmente commosso va al regista ferrarese. Negli stessi anni della commedia all’italiana, Antonioni ha raccontato la non ovvietà,
gli aspetti non scontati, ma enormemente importanti di una società in piena trasformazione riuscendo, per primo, a mettere in scena le
inquietudini personali e sociali della modernità.
Protagonista dell’età d’oro del cinema d’autore internazionale a lui dobbiamo una straordinaria e indimenticabile galleria di figure femminili, nuove e totalmente inedite per la nostra tradizione culturale, interpretate da Monica Vitti, Lucia Bose’, Alida Valli, Lea Massari, Jeanne Moreau e da
molte altre grandi interpreti.

Il ricordo di Beatrice Draghetti e Simona Lembi – Provincia Bologna
Appresa la notizia della morte di Michelangelo Antonioni, uno dei più grandi registi italiani, avvenuta ieri sera nella sua casa di Ferrara, la
presidente della Provincia Beatrice Draghetti e l’assessora alla Cultura Simona Lembi, hanno espresso il loro profondo cordoglio così ricordandolo:
“E’ per il mondo della cultura e per la Provincia tutta un immenso lutto. Il nostro pensiero immediatamente ci riporta a quell’occasione in cui le
sale di palazzo Malvezzi ebbero l’onore di ospitarlo, nel 1994, durante la presentazione di “Un film per Monte Sole: l’uomo, la terra, la memoria” di Carlo Di Carlo, film prodotto proprio dalla Provincia con il contributo della Regione e di vari Comuni, nel cinquantesimo della strage di Marzabotto. E’, quello che ci lascia, il ricordo di un uomo che, nato nella nostra regione e formatosi proprio a Bologna, ha saputo portare il suo inestimabile talento e la cultura cinematografica italiana in tutto il
mondo. Antonioni è stato infatti un vero maestro della cosiddetta “settima arte”, un artista che ha saputo abilmente anticipare le tematiche del nostro tempo, attraverso uno stile che rientra appieno in quello che è stato definito il cinema della modernità, con un’attenzione ed una cura che solo i grandi registi hanno avuto, nei confronti del paesaggio e in quello dei personaggi di un’Italia che stava radicalmente cambiando. Mai banale nell’elaborazione delle storie, nello sguardo che affonda nell’umanità dei protagonisti, nel loro aderire o sentirsi estranei al mondo in cui si trovano a vivere. Impressiona, infine, senz’altro che la sua morte sia giunta a poche ore di
distanza da quella di un altro grande regista quale Ingmar Bergman, forse proprio quello a cui più di ogni altro può essere avvicinata la poetica di
Antonioni. Il mondo del cinema e della cultura, oggi, risulta così profondamente colpito”.